SECONDA APOCALISSI DI GIACOMO
TESTO INTEGRALE
Questo è il discorso pronunziato in Gerusalemme da Giacomo
il Giusto e scritto da Mareim, dei sacerdoti. Egli lo narrò a Teuda, padre di
Giusto, poiché era suo parente. Egli gli disse: Affrettati! Vieni con Maria,
tua moglie, e i tuoi parenti ... Affrettati, dunque! Forse se tu stesso ci
conduci da lui, egli tornerà in sé. Ecco, infatti, una moltitudine eccitata per
le sue calunnie, è in grande collera contro di lui al di là di ogni misura.
Egli, infatti, ha detto: «In verità, non si prega Più in Gerusalemme!».
Egli disse queste parole anche altre volte. Era solito
pronunciare queste parole davanti a una moltitudine di gente seduta. Ma questa
volta, entrato, (non) si sedette dove era solito. Si sedette invece sulla
quinta scala, quella più onorata. Mentre tutto il nostro popolo era udiva le
parole che diceva ...
Io sono colui che ricevette una rivelazione dalla Pienezza
e dall'Immortalità. Io sono colui che fu chiamato per primo da che è grande e
da Colui che ha ascoltato il Signore che è passato attraverso i mondi senza
essere riconosciuto: Colui che discese dopo essersi svestito, Colui che camminò
sulla terra mentre era nudo, Colui che fu trovato nella condizione di
transeunte, sebbene fosse in procinto di essere trasferito l'Immortalità.
Proprio questo Signore venne come un figlio vedente e come un fratello cercato.
È lui che noi abbiamo respinto. Egli era sulla via verso Colui che fu generato
dal Padre, perché egli suo fratello, per indurlo a liberarsi dalle catene della
morte ...
Or dunque sono nuovamente ricco in conoscenza ed ho un solo
Salvatore, Colui che fu generato soltanto dall'alto e per primo è venuto da un
... al Padre che ho conosciuto. Colui che a me fu manifestato, era nascosto a
tutti, e tuttavia sarà manifestato soltanto da Lui. I due (occhi) che tornano a
vedere sono io. Da quelli (i profeti) è stato predetto: «Sarà giudicato tra i
malfattori». Colui che visse senza maledizione, è morto nella maledizione,
Colui che fu respinto, venne risuscitato ...
Egli è Colui che disse ... la carne, tuttavia ad opera
della conoscenza che al compito uscirò dalla carne. Io certamente morirò, ma
essi mi troveranno vivo. Sono entrato (nel mondo) per essere giudicato, e
tuttavia ne uscirò vittorioso. Io non giudico e non accuso i servi della sua
volontà, quelli piuttosto ch'io mi affretto a rendere liberi. Se io li aiuto è
perché voglio condurli al disopra di colui che vuole dominare su di essi. Io
sono il fratello, in segreto, che prega il Padre fino a che ... Io sono Colui
che ... dell'immortalità e il primo di coloro che risorgeranno.
Io sono il primo figlio che fu generato, e Colui che
eliminerà ogni dominio che è su di loro. Io sono il prediletto. Io sono il
giusto. Io sono il figlio del Padre. Io parlo come ho udito. Io comando in modo
conforme all'ordine ricevuto. Io vi istruisco come ho imparato.
Vedete, io parlo per potermene andare. Prestatemi
attenzione per potermi vedere!
Se io sono venuto, chi sono mai io? Poiché io sono venuto
così come non sono e mi manifesterò così come so-no. Io ho vissuto sulla terra
un breve spazio di e non ebbi
Una volta, mentre ero seduto e meditavo, Egli aprì la
porta. Colui che voi avete udito e perseguitato venne da me. Egli mi disse:
«Salve, fratello mio! Fratello mio, salve!» Allorché alzai il viso per
guardarlo, la madre mi disse: «Non ti stupire, figlio, che Egli ti abbia detto
"fratello mio!". Voi foste nutriti tutti e due con lo stesso latte.
«Perciò egli mi chiama: "madre mia!". Egli, infatti, non ci è
estraneo. Egli è nipote di tuo padre. Io non so-no...».
Dopo che lei parlò così, io vidi che Egli non gradì queste
parole e non ne era soddisfatto. Egli replicò, dicendo: «Io venni quaggiù a una
moltitudine di fratelli. Io li troverò ed essi usciranno.
«Tuttavia io sono l'Estraneo. Essi non mi possono conoscere
col loro pensiero. In questo mondo, infatti, nessuno mi conosce. «Sarebbe,
invece, importante che altri venissero alla conoscenza per mezzo tuo.
Io ti dico: Ascolta e vieni alla conoscenza! Molti,
infatti, se ascoltano si scoraggeranno, tu, però, comprendi come io ti posso
parlare». «Tuo padre non è mio padre. Il mio Padre, però, è diventato come un
padre per te. «Come questa vergine dalla quale hai udito le parole, cosi anche
tu ti sei scelto il riposo fuggendo da questo mondo». Siccome io non capivo,
Egli mi disse: «Ascolta vergine ...¬. Io dissi
« questa vergine. Io ho compreso, allorché lei ritornò¬. Ed
egli mi disse: Chiunque sminuisce la mia promessa, non agisce in conformità di
quello ch'io voglio. A questa promessa deve mirare il tuo sguardo, e questo è
pure giovevole per te. Poiché tuo padre, che tu pensi sia ricco, ti darà in
eredità tutto quello che tu vedi.
Tuttavia, io ti assicuro che ti do le cose di cui parlerò,
purché tu ascolti. Apri ora le tue orecchie, vieni alla conoscenza, e cammina
in conformità. Quando essi verranno da te spinti da lui che è glorioso, se
cercano confusione e non prestar loro attenzione, ma ... E ricordati di questo:
Colui che ha intrapreso una cosa del genere è cieco e non comprende. Misero è
colui per mezzo del quale esse (le potenze angeliche) furono mandate a fare il
creato così com'è. Quando poi egli si vergognerà, verrà sconvolto dal fatto che
la sua fatica, ben lungi da quella degli eoni, è una nullità. Apparirà
l'esiguità della sua eredità, della quale, invece, vantava la grandezza. I suoi
doni non sono buoni, le sue promesse sono progetti malvagi. Poiché tu non fai
parte (dei figli) della sua misericordia; egli, anzi, fa violenza contro di te.
Egli desidera che noi facciamo il male. Egli dominerà per un tempo determinato,
quel tempo che gli è stato assegnato.
Comprendi, dunque, e conosci il Padre che possiede la
misericordia. Colui che non ha bisogno di una eredità e non ha limiti, non ha
un definito numero di giorni, ma è eternamente giorno e luce. Essa è in luoghi
che egli (il Demiurgo) non è neppure capace di immaginare; di essa egli si
serve per ingannare, perché da essa non vie-ne. Per questo è disprezzato, per
questo si vanta affinché non si veda così com'è. Per questo motivo è superiore
a quelli che si trovano sotto di lui, quelli in basso, cioè quelli ai quali
egli guardava per attingere in essi la perfezione. Dopo avere imprigionato
quelli che vengono dal Padre, li ghermì e li formò a immagine di se stesso, ed
è così che essi si trovano con lui.
Io dall'alto guardavo quelli che avevano iniziato a
realizzarsi; e ora ho spiegato in che modo si realizzarono. Nel frattempo
furono visitati mentre avevano un'altra forma; io ho riconosciuto, in quelli,
il mio stesso modo di essere, allorché io guardavo.
In verità, in vista di quanti sono venuti, essi compiranno
un esodo: io so, infatti, che chiunque è stato portato giù (con violenza) in
questo luogo verrà da me, come vengono da me piccoli fanciulli; e siccome io
desidero venire manifestato a lui attraverso te e lo Spirito di potenza, egli
(lo Spirito) ne darà rivelazione a quelli che sono tuoi.
Per mezzo tuo, essi -quelli cioè che vogliono entrare
-apriranno la porta. Si volteranno per camminare sulla strada che mena a questa
porta, per poterti seguire ed entrare, affinché tu li accompagni dentro e dia
ad ognuno la ricompensa che merita. Poiché tu non sei il Salvatore, né sei un
aiuto degli estranei; tu sei l'illuminatore e salvatore di coloro che sono
miei; ed ora anche tuoi. Ad essi tu devi dare la rivelazione e dimostrare bontà
a tutti loro.
Tu sarai ammirato per tutti i tuoi prodigi. Te i cieli
benediranno. Di te sarà geloso colui che si diede il nome «Il geloso» ...
Coloro che sono nell'oblio sono quelli che con te accolgono l'insegnamento su
queste cose.È per mezzo tuo che essi saranno istruiti su di esse e troveranno
riposo. È per mezzo tuo che essi domineranno, e saranno re. È per mezzo tuo che
si avrà misericordia di chiunque si avrà misericordia. Tu, infatti, come sei
colui che per primo si è vestito, sei ancora il primo che si svestirà. E tu
diventerai come eri prima di spogliarti.
Ed egli mi baciò la bocca e mi abbracciò e mi disse: Mio
diletto! Ecco io ti rivelerò ciò che i cieli non conoscono, ed anche i loro
arconti. Ecco io ti svelerò ciò che non conosceva colui che si vantava
affermando: «Io sono dio e non c'è nessun altro all'infuori di me». Io, invece,
non vivo soltanto per me, perché sono un padre. Non ho io, forse, potere su
ogni cosa? Ecco ch'io ti rivelerò ogni cosa, mio diletto, comprendi e conosci
ogni cosa affinché tu possa sfuggire da questo corpo, come (ho fatto) io. Ecco
io ti rivelerò Colui che è nascosto. Ora stendi la tua mano! Ora abbracciami!
Stesi subito le mani. Ma non lo trovai così come io
pensavo. Ma dopo lo sentii dire: «Comprendi! e Abbracciami!». Allora io
compresi. Rimasi spaventato e allo stesso tempo pieno di profonda gioia.
Perciò vi dico: Voi che avete giudicato siete stati
giudicati! Voi non avete avuto indulgenza mentre a voi fu usata indulgenza.
Siate finalmente sobri e riconoscetelo! Colui, infatti, che voi avete giudicato
è, in realtà, un altro da quello che voi avete giudicato. Ma voi non potevate
pensarlo! Non avevate alcuna conoscenza.
Egli è Colui che non poteva essere visto da chi ha creato
il cielo e la terra, poiché Egli era al disopra di lui. Egli era Colui che è la
Vita. Egli era la Luce. Egli era Colui che sarà, Colui, ancora, che metterà
compimento, a ciò che ha avuto inizio, e porrà un principio a ciò che va verso
la fine. Egli era lo Spirito Santo e l'invisibile, Colui che non discese sulla
terra. Egli era la Vergine e Colui la cui volontà si realizza. Io ho visto
proprio Lui, così com'era, nudo, nessun vestito lo copriva. A Lui accade
soltanto ciò che Egli vuole
Allontanatevi da questo sentiero campestre e multiforme!
Camminate su quello che vi conduce a diventare liberi con me, dopo che voi
avrete sormontato ogni genere di dominazione. Egli, infatti, non vi giudicherà
per le cose che avete fatto, ma di voi avrà misericordia. Giacché non foste voi
a compierle, ma è il vostro padrone che le ha fatte.
Egli non era in collera, Egli era, invece, un padre
benevolo. Ma voi, ora, voi vi siete condannati, perciò resterete nelle vostre
catene. Avete oppresso voi stessi e ve ne pentirete, ma non ne trarrete
vantaggio alcuno. Guardate verso Colui che parla, e cercate Colui che tace!
Conoscete Colui che è venuto quaggiù, e afferrate Colui che se ne è andato via.
Io sono «il Giusto». Io non giudico. Io non sono un padrone, sono invece un
aiuto. Egli fu respinto prima che stendesse la sua mano ...
Ed Egli mi fece udire per questa casa il rumore delle
vostre trombe dei vostri flauti e delle vostre arpe. Ma il padrone, che vi ha
fatto schiavi, ha chiuso le vostre orecchie, affinché non possiate udire il
suono delle mie parole, e i vostri cuori io non prestino attenzione a me che in
seguito voi chiamerete «il Giusto». Perciò io vi dico da parte del Signore:
Ecco, vi ho dato la vostra casa, della quale voi dite «l'ha creata Dio», e
nella quale Colui che vi abita ha promesso di darvi un'eredità. Questa casa io
abbatterò in rovina e a derisione di coloro che sono nell'ignoranza. Poiché
ecco coloro che hanno l'ufficio di giudicare deliberando su ciò che Egli ha
detto ...
Il giorno, tutto il popolo e l'intera moltitudine erano in
subbuglio e apparve evidente che non si trovavano d'accordo. Egli si alzò e
andò via, dopo che aveva parlato cosi. In quello stesso giorno, tuttavia, egli
venne di nuovo e parlò ancora per altre poche ore. Io invece, mi intrattenevo
con i sacerdoti. Non rivelai loro nulla sulla nostra parentela poiché essi
dicevano tutti concordemente: «Lapidiamo il Giusto!». Si alzarono dicendo: «Su,
andiamo! Uccidiamo quest'uomo! Togliamolo di mezzo a noi. Egli, non ci sarà di
alcun giovamento».
Essi erano là, e lo trovarono ritto presso il colo del
Tempio; vicino alla grande pietra angolare. E decisero di gettarlo giù da
quella altezza. E lo gettarono giù. Quando allungarono lo sguardo su di lui, si
accorsero che era ancora vivo. Allora si ripresero e scesero giù, lo
afferrarono, se lo passarono l'un l'altro, trascinandolo per terra; lo stesero,
gli posero un masso sull'addome, e tutti lo calpestarono «Seduttore!».
Lo alzarono di nuovo, poiché era ancora vivo, e gli fecero
scavare una fossa. Ve lo posero dentro; lo ricoprirono fino al ventre e, in
questa posizione, lo lapidarono.
Ma egli stese le mani e pronunciò questa questa preghiera
ch'egli non era solito pronunciare:
“Mio Dio e mio Padre! Tu mi hai salvato da questa morta
speranza, Tu che mi hai portato alla vita attraverso il mistero della tua
volontà. Non lasciare che si prolunghino per me i giorni di questo mondo, ma il
giorno della tua Luce nella quale non v'è più alcun residuo di notte risplenda
su di me! Trasferiscimi nel luogo della mia salvezza, liberami da questo luogo
straniero! Non sia in me inoperosa la tua grazia, piuttosto diventi in me
splendente la tua grazia! Salvami da una cattiva morte! Poiché tu sei la Vita
della vita! Estraimi vivo dalla tomba, poiché in me vive la tua grazia, il
desiderio di essere strumento di pienezza. Salvami dalla carne peccaminosa,
poiché mi sono diretto verso di te con tutta la mia forza. Salvami da un nemico
umiliante! Non darmi in potere di un giudice severo! Salvami dal peccato e
perdonami tutte le colpe dei miei giorni! Poiché io sono vivo in te, in me vive
la tua grazia. Ho rinunciato a ogni cosa, ma ho confessato apertamente te.
Salvami dalla grave tribolazione. Ora è giunto il tempo e l'ora! O Santo
Spirito, mandami la salvezza la luce la luce coronami di imperitura ed eterna
potenza ”
Detta la preghiera, rimase in silenzio la sua parola dopo
fu scritta questo è il discorso.

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