La Coscienza, un enigma ancora da svelare!





Di Elena Sanda Chira, l’autrice del libro Amen la Nuova Umanità- Una Teoria del Tutto

La coscienza è un argomento centrale nell’ambito della fisica e delle neuroscienze, specialmente nell’ultimo secolo. Ma cos’è la Coscienza e come funziona? 

La scienza sta indagando sulla Coscienza

Una delle ricerche più notevoli realizzate in fisica con lo scopo di rilevare le caratteristiche quantificabili (per poter attribuirgli una realtà fisica) della coscienza umana è stata realizzata dal fisico Roger Penrose in collaborazione con il neuropsichiatra Stuart Hameroff, lavoro concretizzato nella Teoria della Coscienza Quantistica, una teoria della consapevolezza umana secondo la quale la coscienza potrebbe essere il risultato di fenomeni quantistici che si manifestano a livello neuronale. Penrose trova una profonda connessione tra i fenomeni della meccanica quantistica e la coscienza umana e suggerisce che i fenomeni di non-località e di coerenza quantistica potrebbero indicare processi presenti ai livelli più sottili del cervello umano. Per esempio, quando si forma una copia di particella-antiparticella, ognuna delle due mantiene la memoria del processo di creazione di quell’unica entità e le due componenti restano in comunicazione tra di loro per sempre. 

La fisica quantistica, in teoria, apre anche la possibilità di accedere a informazioni su processi che sarebbero potuti accadere ma non sono accaduti! La conclusione potrebbe essere quella che la coscienza quantica, non essendo prodotta nel cervello, potrebbe sopravvivere alla morte fisica ed essere conservata in qualche dimensione del multiverso, in quanto l’informazione quantistica è soggetta alla stessa legge della conservazione dell’energia e non può essere distrutta.

La coscienza collettiva


 Quando si parla di “coscienza” di solito si intende la coscienza umana, cioè una caratteristica dell’essere umano come singolo individuo, e non si tiene in considerazione il fatto che in natura ritroviamo diverse forme di coscienza (individuale e collettiva) e che la natura stessa ne ha una sua specifica. Per quanto riguarda la coscienza collettiva, si è dimostrato che in alcune specie del regno animale e stata attivata nel proprio DNA e funziona come un trasmettitore-ricevitore in tutti gli individui appartenenti alla stessa comunità. È quello che avviene per esempio in un formicaio, che è esso stesso un organismo vivente. Una singola formica non riesce a sopravvivere se viene separata dalla sua comunità, in modo analogo a una cellula del corpo umano rimossa. Non si tratta soltanto di istinti innati specifici per ogni specie, ma di una vera coscienza di gruppo che in situazioni di cambiamenti ambientali che mettono in pericolo la comunità, gli individui agiscono all’unisono in maniera perfettamente sincronizzata. Dagli studi effettuati dal biologo Rupert Sheldrake e concretizzati nella Teoria dei campi morfogenetici, risulta che in un formicaio, la regina, oltre a essere responsabile della riproduzione, ha il ruolo di coordinamento a distanza di tutte le attività svolte, non solo attraverso segnali olfattivi, ma piuttosto tramite un tipo di comunicazione quantistica o ipercomunicazione, al di fuori dello spazio e del tempo.

La Coscienza Cristica



 Purtroppo, l’essere umano non è ancora in grado di usare questa funzione di coscienza di gruppo. Forse le condizioni ambientali e di vita o il tempo, finora immaturo, non hanno permesso l’attivazione dell’ipercomunicazione a livello del DNA umano. Il trasmettitore del messaggio, la Coscienza Cristica, è attivo da duemila anni, però, per accedere all’informazione bisogna connettersi alla frequenza adatta, quella dell’Amore, che attiva nel proprio corpo fisico la “trasfigurazione” ovvero la trascrizione del codice informazionale contenente una parte del modello auto-organizzante di Amen, a livello del DNA.
 Nel contesto del libro Amen la Nuova umanità la Coscienza è una forza fisica della natura responsabile della costruzione di modelli auto-organizzanti che caratterizza la quarta dimensione. È il primo luogo in cui i bambini arrivano alla fine dell’infanzia con la caduta dall’Eden. Un bambino è considerato consapevole di sé e del mondo in cui vive quando ha la coscienza della morte e capisce che un giorno morirà. Ovviamente, capisce e accetta che morirà quando già è sceso dal “luogo della vita” nel “luogo della morte”, ossia dalla quinta dimensione nella quarta. Non è più guidato dalla coscienza universale, ma dalla coscienza umana che si identifica, appunto, con la coscienza della morte.

Stiamo vivendo tempi di grandi cambiamenti a tutti i livelli: cosmico, planetario e umano. La Coscienza Cristica è quella coscienza universale che svella a ogni essere umano la sua natura e lavora dentro la sua mente-spirito-corpo per far sì che avvenga la trasfigurazione necessaria per sintonizzarsi sulla frequenza dell’Amore. Quella coscienza va cercata incesantemente. 

Gesù disse: “Chiedi e ti sarà dato!”.


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