LA TEORIA DEL TUTTO
Se vai ai confini dell’universo troverai te stesso!
La ricerca fa parte della natura dell’uomo. Cosa stiamo cercando
realmente, come essere umani, per vivere felici? Quale teoria
scientifica riuscirà a fermare le guerre? E come sconfiggerà le
malattie e la fame nel mondo?
Di Elena Sanda Chira,
l’autrice del libro:
Amen la Nuova Umanità: Una Teoria del Tutto
La Teoria del Tutto: ancora
un enigma
La scienza odierna sta
cercando di formulare una “teoria unificata” che possa spiegare la
forma e il funzionamento dell’universo nella sua totalità. La Teoria del Tutto, conosciuta anche
come TOE (acronimo
dell’inglese theory of
everything),
è “una ipotetica teoria fisica che sarebbe in grado di spiegare
interamente e di riunire in un unico quadro tutti i fenomeni fisici conosciuti, tutte
le interazioni o forze fisiche fondamentali della natura”.
Inizialmente il termine
fu usato con connotazione ironica per esprimere l’impossibilità pratica di
realizzare un’impresa simile, con riferimento specifico alle varie teorie
proposte, molto lontane da una realtà sperimentabile.
Questa ipotetica teoria ha diversi nomi, come la Teoria del Campo Unificato o la Teoria della
Gravità Quantistica.
Esistono
attualmente decine di “teorie del tutto” proposte dai fisici
teorici
nell’ultimo secolo, ma nessuna è stata confermata sperimentalmente. Il problema
principale nel formulare una tale teoria è che le due formulazioni
fisiche fondamentali- la meccanica quantistica e la relatività
generale -,
tutte e due accettate dalla fisica moderna, sono incompatibili: se una si
considera valida, l’altra dovrebbe essere necessariamente errata, in quanto
infrange alcuni principi su cui si basa la precedente.
La Teoria delle stringhe
La principale
proposta di teoria del tutto è al momento la Teoria delle super stringhe o M-Teoria, presente in due
varianti o casi limite: la Teoria delle Stringhe e la Teoria della Super
Gravità. La M-Teoria parte dalla considerazione che
l’universo
abbia un numero di dimensioni superiore alle quattro
abituali
(tre spaziali e una temporale). Il numero minimo di dimensioni
necessario nella formulazione matematica di questa teoria è dieci. Il
supplemento di dimensioni, dalla terza alla decima, è difficile anche immaginare,
oltre che farne esperienza diretta.
La fisica, in
qualità di scienza sperimentale, tende a proporre modelli teorici
sperimentabili e, nell’esercizio di ipotizzare, partirà sempre da una realtà pratica
conosciuta, riproposta in un nuovo contesto. Lo annuncia anche
Einstein più o meno così: “Nessun problema si risolve al livello
in cui è stato creato”. Infatti, per risolvere il problema dobbiamo partire
dall’altro lato. La soluzione la troviamo alla fine del viaggio. Siamo su
una strada con senso unico e anche se pensiamo che sia sbagliata, non
possiamo tornare indietro da dove siamo venuti. Comunque, la strada non può essere
sbagliata perché è l’unica strada che ognuno ha a sua
disposizione per collegare l’inizio con la fine e completare così il proprio
circuito temporale. Dobbiamo proseguire finché il cerchio temporale
si chiude: lì si trova l’uscita e avviene il salto quantico. La coscienza si
espande e si acquisisce la visione e la comprensione della Vita da un
livello superiore, dove l’osservatore è una parte considerevole
del Tutto.
Alla ricerca di una filosofia del tutto
Oltre al pensiero scientifico
disponiamo anche del pensiero filosofico, che nella sua essenza costituisce il
punto di partenza per qualsiasi approccio
cognitivo, incluse tutte le scienze moderne. Considero che sia indispensabile
l’uso della filosofia come punto di
partenza anche in questa ricerca,
che invece di essere la ricerca di una teoria scientifica del tutto, diventi
la
ricerca di una filosofia del tutto. Per acquisire
una nuova filosofia il
pensiero scientifico attuale dovrebbe percorrere tutte le fasi della propria
metamorfosi, affrontando e attraversando la sua componente religiosa e quella
mitica, per poi fare il salto quantico in una filosofia
rinnovata, capace di considerare l’universo un essere vivente, intelligente, che
sta computando se stesso, e all’interno del quale l’essere umano, come
osservatore cosciente, indichi o rappresenti il livello di
crescita raggiunto
dall’Universo.
L’Uomo fa parte
dell’equazione
La Teoria del Tutto esposta nel libro
Amen la Nuova Umanità:Una Teoria del Tutto,
dice che viviamo in un universo auto-costruito, partendo dal nulla, da una
tessitura spazio-temporale a forma di toroide a più strati. Esso funziona come un tapis roulant che si muove da dentro a fuori e muovendosi genera e
trasporta con sé tutto il creato. L’universo, nella
sua crescita, si auto-organizza in moduli spazio-temporali, collocati gli uni
all’interno degli altri, più precisamente cresciuti gli uni dagli
altri. Questo significa che non esiste un unico contesto spazio-temporale
in cui sono collocati i diversi oggetti di diverse grandezze, ma ogni oggetto o
modulo esistenziale stabile ha il suo proprio spazio-tempo e costituisce l’ambiente all’interno del quale si ritrovano altri oggetti più
piccoli, come le bambole russe.
La reale grandezza
di un oggetto è data non dalla sua estensione in
una dimensione
spaziale, ma dal numero di inviluppi o dimensioni spazio-temporali di cui il
rispettivo oggetto è composto, e di conseguenza, dal numero di
“oggetti” più piccoli, di diversi livelli di complessità, collocati al suo
interno.
Tutti i moduli esistenziali o oggetti naturali sono costituiti di
quattro “sostanze”:
nulla, informazione quantistica, energia e materia.
Rapportata
all’essere umano, la mia teoria del tutto dice che non esistono
malattie, esistono solo luoghi di passaggio verso il luogo della vita, la quinta
dimensione; dice che non bisogna morire perché la morte
non è una forza fisica della natura, ma soltanto una funzione
della quarta dimensione, che ha come forza fisica governante la Coscienza.
La
morte è un centro di riciclaggio delle energie e, se riesco a
riciclare da solo le mie energie, la morte non avrà nessun lavoro
da svolgere nei miei confronti.
“Riciclare” in
questo caso significa rimettere in circolazione l’energia bloccata nelle
emozioni,
liberare
tutte le memorie accumulate lungo la propria storia di
vita
e usare questa energia per proseguire sulla strada di ritorno alle
proprie radici, fino all’inizio, che realmente coincide con l’inizio
dell’universo. Alla fine il cerchio si chiude, il proprio tempo si azzera e
avviene il trasferimento in un tempo rinnovato, che è il tempo della Nuova
Umanità.
La Teoria del Tutto deve insegnare all’uomo
come fermare le guerre, come vivere
in pace, amore e abbondanza,
e come riprendersi l’immortalità dimenticata, come auto-organizzarsi in conformità con la formula naturale o l'equazione della vita.
L’Equazione della Vita è scritta dentro di noi.
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