VANGELO DI MATTEO
CAP. 1
1 Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio
di Abramo. 2Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe,
Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, 3Giuda generò Fares e Zara da
Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, 4Aram generò
Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, 5Salmon
generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, 6Iesse
generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Uria, 7Salomone
generò Roboamo, Roboamo generò Abia, Abia generò Asaf, 8Asaf
generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozia, 9Ozia
generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechia, 10Ezechia
generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia, 11Giosia
generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
12Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatièl,
Salatièl generò Zorobabele, 13Zorobabele generò Abiùd, Abiùd
generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, 14Azor generò Sadoc,
Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, 15Eliùd generò Eleazar,
Eleazar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, 16Giacobbe generò Giuseppe,
lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
17In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da
Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in
Babilonia a Cristo quattordici.
18Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di
Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello
Spirito Santo. 19Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e
non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. 20Mentre
però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del
Signore e gli disse: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere
con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo
Spirito Santo; 21ella darà alla luce un figlio e tu lo
chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati".
22Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto
dal Signore per mezzo del profeta:
23 Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio:
a lui sarà dato il nome di Emmanuele,
che significa Dio con noi. 24Quando si destò dal
sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con
sé la sua sposa; 25senza che egli la conoscesse, ella diede
alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù.
CAP. 2
1 Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re
Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme 2e dicevano:
"Dov'è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua
stella e siamo venuti ad adorarlo". 3All'udire questo, il
re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4Riuniti tutti i capi
dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui
doveva nascere il Cristo. 5Gli risposero: "A Betlemme di
Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:
6 E tu, Betlemme, terra di Giuda,
non sei davvero l'ultima delle città principali di
Giuda:
da te infatti uscirà un capo
che sarà il pastore del mio popolo, Israele".
7Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro
con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella 8e li inviò
a Betlemme dicendo: "Andate e informatevi accuratamente sul bambino e,
quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad
adorarlo".
9Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto
spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava
il bambino. 10Al vedere la stella, provarono una gioia
grandissima. 11Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre,
si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in
dono oro, incenso e mirra. 12Avvertiti in sogno di non tornare
da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.
13Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a
Giuseppe e gli disse: "Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi
in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il
bambino per ucciderlo".
14Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si
rifugiò in Egitto, 15dove rimase fino alla morte di Erode, perché si
compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
Dall'Egitto ho chiamato mio figlio.
16Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e
mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo
territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso
con esattezza dai Magi. 17Allora si compì ciò che era stato
detto per mezzo del profeta Geremia:
18 Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande:
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata,
perché non sono più.
19Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in
Egitto 20e gli disse: "Àlzati, prendi con te il bambino e
sua madre e va' nella terra d'Israele; sono morti infatti quelli che cercavano
di uccidere il bambino". 21Egli si alzò, prese il bambino
e sua madre ed entrò nella terra d'Israele. 22Ma, quando venne a sapere
che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di
andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea 23e
andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era
stato detto per mezzo dei profeti: "Sarà chiamato Nazareno".
CAP 3
1 In quei giorni venne Giovanni il Battista e
predicava nel deserto della Giudea 2dicendo: "Convertitevi, perché il
regno dei cieli è vicino!".
3Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaia quando disse:
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
4E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle
attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico.
5Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il
Giordano accorrevano a lui 6e si facevano battezzare da lui nel fiume
Giordano, confessando i loro peccati.
7Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro:
"Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all'ira
imminente? 8Fate dunque un frutto degno della
conversione, 9e non crediate di poter dire dentro di voi: "Abbiamo
Abramo per padre!". Perché io vi dico che da queste pietre Dio può
suscitare figli ad Abramo. 10Già la scure è posta alla radice
degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e
gettato nel fuoco. 11Io vi battezzo nell'acqua per la conversione; ma
colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i
sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 12Tiene
in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio,
ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile".
13Allora Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare
da lui. 14Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo:
"Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da
me?". 15Ma Gesù gli rispose: "Lascia fare per ora, perché
conviene che adempiamo ogni giustizia". Allora egli lo lasciò fare. 16Appena
battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli
vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di
lui. 17Ed ecco una voce dal cielo che diceva: "Questi è il Figlio
mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento".
CAP 4
1 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto,
per essere tentato dal diavolo. 2Dopo aver digiunato quaranta
giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3Il tentatore gli si
avvicinò e gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, di' che queste pietre
diventino pane". 4Ma egli rispose: "Sta scritto:
Non di solo pane vivrà l'uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio".
5Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del
tempio 6e gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta
scritto infatti:
Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo
ed essi ti porteranno sulle loro mani
perché il tuo piede non inciampi in una pietra".
7Gesù gli rispose: "Sta scritto anche:
Non metterai alla prova il Signore Dio tuo".
8Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò
tutti i regni del mondo e la loro gloria 9e gli disse:
"Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi
adorerai". 10Allora Gesù gli rispose: "Vattene, Satana! Sta
scritto infatti:
Il Signore, Dio tuo, adorerai:
a lui solo renderai culto".
11Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si
avvicinarono e lo servivano.
12Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella
Galilea, 13lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del
mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, 14perché si
compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:
15 Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti!
16 Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
una luce è sorta.
17Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: "Convertitevi,
perché il regno dei cieli è vicino".
18Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone,
chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano
infatti pescatori. 19E disse loro: "Venite dietro a me, vi
farò pescatori di uomini". 20Ed essi subito lasciarono le
reti e lo seguirono. 21Andando oltre, vide altri due fratelli,
Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a
Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. 22Ed
essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
23Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe,
annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di
infermità nel popolo. 24La sua fama si diffuse per tutta la
Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e
dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. 25Grandi
folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme,
dalla Giudea e da oltre il Giordano.
CAP 5
1Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e
si avvicinarono a lui i suoi discepoli. 2Si mise a parlare e
insegnava loro dicendo:
3"Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
5Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo,
diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12Rallegratevi
ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti
perseguitarono i profeti che furono prima di voi.
13Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo
si renderà salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato
dalla gente.
14Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città
che sta sopra un monte, 15né si accende una lampada per metterla sotto il
moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella
casa. 16Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini,
perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei
cieli.
17Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono
venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. 18In verità io vi dico:
finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un
solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. 19Chi dunque
trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare
altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li
osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli.
20Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella
degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
21Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi
avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. 22Ma io vi
dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al
giudizio. Chi poi dice al fratello: "Stupido", dovrà essere
sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: "Pazzo", sarà destinato al
fuoco della Geènna.
23Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi
che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, 24lascia lì il
tuo dono davanti all'altare, va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e
poi torna a offrire il tuo dono.
25Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei in
cammino con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice
alla guardia, e tu venga gettato in prigione. 26In verità io ti
dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo!
27Avete inteso che fu detto: Non commetterai adulterio. 28Ma
io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio
con lei nel proprio cuore.
29Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te:
ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo
corpo venga gettato nella Geènna. 30E se la tua mano destra ti
è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere
una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella
Geènna.
31Fu pure detto: "Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto del
ripudio". 32Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie,
eccetto il caso di unione illegittima, la espone all'adulterio, e chiunque
sposa una ripudiata, commette adulterio.
33Avete anche inteso che fu detto agli antichi: "Non giurerai il falso, ma
adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti". 34Ma
io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di
Dio, 35né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né
per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. 36Non giurare
neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un
solo capello. 37Sia invece il vostro parlare: "Sì,
sì", "No, no"; il di più viene dal Maligno.
38Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente
per dente. 39Ma io vi dico di non opporvi al malvagio;
anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche
l'altra, 40e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la
tunica, tu lascia anche il mantello. 41E se uno ti costringerà
ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. 42Da' a
chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
43Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai
il tuo nemico. 44Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate
per quelli che vi perseguitano, 45affinché siate figli del
Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui
buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. 46Infatti, se amate
quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? 47E
se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario?
Non fanno così anche i pagani? 48Voi, dunque, siate perfetti
come è perfetto il Padre vostro celeste.
CAP 6
1State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti
agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c'è ricompensa per voi
presso il Padre vostro che è nei cieli. 2Dunque, quando fai l'elemosina,
non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e
nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già
ricevuto la loro ricompensa. 3Invece, mentre tu fai
l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, 4perché
la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti
ricompenserà.
5E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli
angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente.
In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 6Invece,
quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo,
che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
7Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire
ascoltati a forza di parole. 8Non siate dunque come loro,
perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele
chiediate.
9Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
10venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
11Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
12e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
13e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
14Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre
vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; 15ma se voi non
perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.
16E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono
un'aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico:
hanno già ricevuto la loro ricompensa. 17Invece, quando tu
digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, 18perché la
gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il
Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
19Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e
dove ladri scassìnano e rubano; 20accumulate invece per voi
tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano
e non rubano. 21Perché, dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il
tuo cuore.
22La lampada del corpo è l'occhio; perciò, se il tuo occhio è
semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; 23ma se il tuo
occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in
te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!
24Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro,
oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e
la ricchezza.
25Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello
che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la
vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? 26Guardate
gli uccelli del cielo: non seminano e non mietono, né raccolgono nei granai;
eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? 27E
chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria
vita? 28E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come
crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. 29Eppure
io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di
loro. 30Ora, se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e
domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca
fede? 31Non preoccupatevi dunque dicendo: "Che cosa
mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?". 32Di
tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa
che ne avete bisogno. 33Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la
sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. 34Non
preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso.
A ciascun giorno basta la sua pena.
Cap. 7
1 Non giudicate, per non essere giudicati; 2perché
con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con
la quale misurate sarà misurato a voi. 3Perché guardi la
pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che
è nel tuo occhio? 4O come dirai al tuo fratello: "Lascia
che tolga la pagliuzza dal tuo occhio", mentre nel tuo occhio c'è la
trave? 5Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora
ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.
6Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci,
perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
7Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. 8Perché
chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. 9Chi
di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? 10E
se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? 11Se voi, dunque,
che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre
vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!
12Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro:
questa infatti è la Legge e i Profeti.
13Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa
la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. 14Quanto
stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli
che la trovano!
15Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro
sono lupi rapaci! 16Dai loro frutti li riconoscerete. Si
raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? 17Così ogni
albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti
cattivi; 18un albero buono non può produrre frutti cattivi, né
un albero cattivo produrre frutti buoni. 19Ogni albero che non
dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. 20Dai loro
frutti dunque li riconoscerete.
21Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel
regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei
cieli. 22In quel giorno molti mi diranno: "Signore, Signore, non
abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse
scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?". 23Ma
allora io dichiarerò loro: "Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me,
voi che operate l'iniquità!".
24Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile
a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. 25Cadde
la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella
casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. 26Chiunque
ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo
stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27Cadde la
pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella
casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande".
28Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo
insegnamento: 29egli infatti insegnava loro come uno che ha
autorità, e non come i loro scribi.
Cap. 8
1 Scese dal monte e molta folla lo seguì. 2Ed
ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: "Signore,
se vuoi, puoi purificarmi". 3Tese la mano e lo toccò
dicendo: "Lo voglio: sii purificato!". E subito la sua lebbra fu
guarita. 4Poi Gesù gli disse: "Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno;
va' invece a mostrarti al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da Mosè come
testimonianza per loro".
5Entrato in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e
diceva: 6"Signore, il mio servo è in casa, a letto,
paralizzato e soffre terribilmente". 7Gli disse:
"Verrò e lo guarirò". 8Ma il centurione rispose:
"Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di'
soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. 9Pur essendo
anch'io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno:
"Va'!", ed egli va; e a un altro: "Vieni!", ed egli viene;
e al mio servo: "Fa' questo!", ed egli lo fa".
10Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo
seguivano: "In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con
una fede così grande! 11Ora io vi dico che molti verranno
dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e
Giacobbe nel regno dei cieli, 12mentre i figli del regno saranno cacciati
fuori, nelle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti". 13E
Gesù disse al centurione: "Va', avvenga per te come hai creduto". In
quell'istante il suo servo fu guarito.
14Entrato nella casa di Pietro, Gesù vide la suocera di lui che era a letto con
la febbre. 15Le toccò la mano e la febbre la lasciò; poi ella
si alzò e lo serviva.
16Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò
gli spiriti con la parola e guarì tutti i malati, 17perché si compisse ciò
che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:
Egli ha preso le nostre infermità
e si è caricato delle malattie.
18Vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all'altra riva. 19Allora
uno scriba si avvicinò e gli disse: "Maestro, ti seguirò dovunque tu
vada". 20Gli rispose Gesù: "Le volpi hanno le loro tane e gli
uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il
capo". 21E un altro dei suoi discepoli gli disse:
"Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio
padre". 22Ma Gesù gli rispose: "Seguimi, e lascia che i morti
seppelliscano i loro morti".
23Salito sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. 24Ed ecco,
avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle
onde; ma egli dormiva. 25Allora si accostarono a lui e lo
svegliarono, dicendo: "Salvaci, Signore, siamo perduti!". 26Ed
egli disse loro: "Perché avete paura, gente di poca fede?". Poi si
alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia. 27Tutti,
pieni di stupore, dicevano: "Chi è mai costui, che perfino i venti e il
mare gli obbediscono?".
28Giunto all'altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai
sepolcri, gli andarono incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva passare
per quella strada. 29Ed ecco, si misero a gridare: "Che vuoi da noi,
Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?".
30A qualche distanza da loro c'era una numerosa mandria di porci al
pascolo; 31e i demòni lo scongiuravano dicendo: "Se ci
scacci, mandaci nella mandria dei porci". 32Egli disse
loro: "Andate!". Ed essi uscirono, ed entrarono nei porci: ed ecco,
tutta la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare e morirono nelle acque.
33I mandriani allora fuggirono e, entrati in città, raccontarono
ogni cosa e anche il fatto degli indemoniati. 34Tutta la città
allora uscì incontro a Gesù: quando lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal
loro territorio.
Cap 9
1 Salito su una barca, passò all'altra riva e giunse
nella sua città. 2Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso
su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: "Coraggio,
figlio, ti sono perdonati i peccati". 3Allora alcuni
scribi dissero fra sé: "Costui bestemmia". 4Ma Gesù,
conoscendo i loro pensieri, disse: "Perché pensate cose malvagie nel
vostro cuore? 5Che cosa infatti è più facile: dire "Ti
sono perdonati i peccati", oppure dire "Àlzati e cammina"? 6Ma,
perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di perdonare i
peccati: Àlzati - disse allora al paralitico -, prendi il tuo letto e va' a
casa tua". 7Ed egli si alzò e andò a casa sua. 8Le
folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva
dato un tale potere agli uomini.
9Andando via di là, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle
imposte, e gli disse: "Seguimi". Ed egli si alzò e lo seguì.
10Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e
peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. 11Vedendo
ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: "Come mai il vostro maestro
mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?". 12Udito
questo, disse: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i
malati. 13Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io
voglio e non sacrifici . Io non sono venuto infatti a chiamare i
giusti, ma i peccatori".
14Allora gli si avvicinarono i discepoli di Giovanni e gli dissero:
"Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli
non digiunano?". 15E Gesù disse loro: "Possono forse gli
invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni
quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno. 16Nessuno
mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta
via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. 17Né si
versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si
spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così
l'uno e gli altri si conservano".
18Mentre diceva loro queste cose, giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e
disse: "Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di
lei ed ella vivrà". 19Gesù si alzò e lo seguì con i suoi
discepoli.
20Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si
avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. 21Diceva
infatti tra sé: "Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò
salvata". 22Gesù si voltò, la vide e disse:
"Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata". E da quell'istante la
donna fu salvata.
23Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in
agitazione, Gesù 24disse: "Andate via! La fanciulla
infatti non è morta, ma dorme". E lo deridevano. 25Ma dopo
che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si
alzò. 26E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.
27Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguirono gridando:
"Figlio di Davide, abbi pietà di noi!". 28Entrato in
casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: "Credete che io
possa fare questo?". Gli risposero: "Sì, o Signore!". 29Allora
toccò loro gli occhi e disse: "Avvenga per voi secondo la vostra
fede". 30E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo:
"Badate che nessuno lo sappia!". 31Ma essi, appena
usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.
32Usciti costoro, gli presentarono un muto indemoniato. 33E
dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle,
prese da stupore, dicevano: "Non si è mai vista una cosa simile in
Israele!". 34Ma i farisei dicevano: "Egli scaccia i
demòni per opera del principe dei demòni".
35Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe,
annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni
infermità. 36Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché
erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore . 37Allora
disse ai suoi discepoli: "La messe è abbondante, ma sono pochi gli
operai! 38Pregate dunque il signore della messe, perché mandi
operai nella sua messe!".
Cap. 10
1 Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro
potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni
infermità.
2I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo
fratello; Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello; 3Filippo
e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e
Taddeo; 4Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, colui che poi lo tradì.
5Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: "Non andate fra i
pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; 6rivolgetevi
piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele. 7Strada
facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. 8Guarite
gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. 9Non
procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, 10né
sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha
diritto al suo nutrimento.
11In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia
degno e rimanetevi finché non sarete partiti. 12Entrando nella
casa, rivolgetele il saluto. 13Se quella casa ne è degna, la
vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a
voi. 14Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre
parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei
vostri piedi. 15In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di
Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città.
16Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i
serpenti e semplici come le colombe. 17Guardatevi dagli uomini,
perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro
sinagoghe; 18e sarete condotti davanti a governatori e re per
causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. 19Ma,
quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché
vi sarà dato in quell'ora ciò che dovrete dire: 20infatti non
siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
21Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i
figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. 22Sarete
odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine
sarà salvato. 23Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in
un'altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città
d'Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo.
24Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più
grande del suo signore; 25è sufficiente per il discepolo diventare come il
suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il
padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia!
26Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto
che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. 27Quello
che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate
all'orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. 28E non abbiate
paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima;
abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e
l'anima e il corpo. 29Due passeri non si vendono forse per un
soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre
vostro. 30Perfino i capelli del vostro capo sono tutti
contati. 31Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti
passeri!
32Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo
riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; 33chi invece
mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio
che è nei cieli.
34Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a
portare non pace, ma spada. 35Sono infatti venuto a separare l'uomo da
suo padre e la figlia da sua madre e la nuora
da sua suocera ; 36 e nemici dell'uomo
saranno quelli della sua casa .
37Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio
o figlia più di me, non è degno di me; 38chi non prende la
propria croce e non mi segue, non è degno di me. 39Chi avrà
tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita
per causa mia, la troverà.
40Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che
mi ha mandato. 41Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la
ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la
ricompensa del giusto. 42Chi avrà dato da bere anche un solo
bicchiere d'acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in
verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa".
Cap. 11
1 Quando Gesù ebbe
terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per
insegnare e predicare nelle loro città.
2Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo,
per mezzo dei suoi discepoli mandò 3a dirgli: "Sei tu colui che deve
venire o dobbiamo aspettare un altro?". 4Gesù rispose
loro: "Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: 5 i ciechi
riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono
purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è
annunciato il Vangelo. 6E beato è colui che non trova in me motivo di
scandalo!".
7Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni
alle folle: "Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna
sbattuta dal vento? 8Allora, che cosa siete andati a vedere? Un
uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno
nei palazzi dei re! 9Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un
profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. 10Egli è colui del
quale sta scritto:
Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero,
davanti a te egli preparerà la tua via.
11In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più
grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più
grande di lui. 12Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno
dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. 13Tutti
i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. 14E, se
volete comprendere, è lui quell'Elia che deve venire. 15Chi ha
orecchi, ascolti!
16A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno
seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano:
17"Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!".
18È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: È
indemoniato. 19È' venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono:
"Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di
peccatori". Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che
essa compie".
20Allora si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior
parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: 21"Guai
a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidone fossero
avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite
di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. 22Ebbene,
io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidone saranno trattate meno
duramente di voi. 23E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo?
Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi
che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! 24Ebbene,
io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno
duramente di te!".
25In quel tempo Gesù disse: "Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e
della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai
rivelate ai piccoli. 26Sì, o Padre, perché così hai deciso
nella tua benevolenza. 27Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno
conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio
e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
28Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò
ristoro. 29Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono
mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. 30Il
mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero".
Cap. 12
1 In quel tempo Gesù passò, in giorno di sabato, fra
campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle
spighe e a mangiarle. 2Vedendo ciò, i farisei gli dissero:
"Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di
sabato". 3Ma egli rispose loro: "Non avete letto quello che fece
Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? 4Egli entrò
nella casa di Dio e mangiarono i pani dell'offerta, che né a lui né ai suoi
compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. 5O non
avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano
il sabato e tuttavia sono senza colpa? 6Ora io vi dico che qui
vi è uno più grande del tempio. 7Se aveste compreso che cosa
significhi: Misericordia io voglio e non sacrifici, non avreste
condannato persone senza colpa. 8Perché il Figlio dell'uomo è signore del
sabato".
9Allontanatosi di là, andò nella loro sinagoga; 10ed ecco un
uomo che aveva una mano paralizzata. Per accusarlo, domandarono a Gesù: "È
lecito guarire in giorno di sabato?". 11Ed egli rispose
loro: "Chi di voi, se possiede una pecora e questa, in giorno di sabato,
cade in un fosso, non l'afferra e la tira fuori? 12Ora, un uomo
vale ben più di una pecora! Perciò è lecito in giorno di sabato fare del
bene". 13E disse all'uomo: "Tendi la tua mano".
Egli la tese e quella ritornò sana come l'altra. 14Allora i
farisei uscirono e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.
15Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li
guarì tutti 16e impose loro di non divulgarlo, 17perché
si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:
18 Ecco il mio servo, che io ho scelto;
il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento.
Porrò il mio spirito sopra di lui
e annuncerà alle nazioni la giustizia.
19 Non contesterà né griderà
né si udrà nelle piazze la sua voce.
20 Non spezzerà una canna già incrinata,
non spegnerà una fiamma smorta,
finché non abbia fatto trionfare la giustizia;
21 nel suo nome spereranno le nazioni.
22In quel tempo fu portato a Gesù un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo
guarì, sicché il muto parlava e vedeva. 23Tutta la folla era
sbalordita e diceva: "Che non sia costui il figlio di
Davide?". 24Ma i farisei, udendo questo, dissero: "Costui non
scaccia i demòni se non per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni".
25Egli però, conosciuti i loro pensieri, disse loro: "Ogni
regno diviso in se stesso cade in rovina e nessuna città o famiglia divisa in
se stessa potrà restare in piedi. 26Ora, se Satana scaccia
Satana, è diviso in se stesso; come dunque il suo regno potrà restare in
piedi? 27E se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i
vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri
giudici. 28Ma, se io scaccio i demòni per mezzo dello Spirito
di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. 29Come può uno
entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega?
Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. 30Chi non è con
me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde.
31Perciò io vi dico: qualunque peccato e bestemmia verrà perdonata agli uomini,
ma la bestemmia contro lo Spirito non verrà perdonata. 32A chi
parlerà contro il Figlio dell'uomo, sarà perdonato; ma a chi parlerà contro lo
Spirito Santo, non sarà perdonato, né in questo mondo né in quello futuro.
33Prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono. Prendete
un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si
conosce l'albero. 34Razza di vipere, come potete dire cose
buone, voi che siete cattivi? La bocca infatti esprime ciò che dal cuore
sovrabbonda. 35L'uomo buono dal suo buon tesoro trae fuori cose
buone, mentre l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori cose
cattive. 36Ma io vi dico: di ogni parola vana che gli uomini
diranno, dovranno rendere conto nel giorno del giudizio; 37infatti
in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai
condannato".
38Allora alcuni scribi e farisei gli dissero: "Maestro, da te
vogliamo vedere un segno". 39Ed egli rispose loro: "Una
generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun
segno, se non il segno di Giona il profeta. 40Come
infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così
il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. 41Nel
giorno del giudizio, quelli di Ninive si alzeranno contro questa generazione e
la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed
ecco, qui vi è uno più grande di Giona! 42Nel giorno del giudizio, la
regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella
venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone.
Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!
43Quando lo spirito impuro esce dall'uomo, si aggira per luoghi
deserti cercando sollievo, ma non ne trova. 44Allora dice:
"Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito". E, venuto, la trova
vuota, spazzata e adorna. 45Allora va, prende con sé altri
sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora; e l'ultima
condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a
questa generazione malvagia".
46Mentre egli parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli
stavano fuori e cercavano di parlargli. 47Qualcuno gli disse:
"Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di
parlarti". 48Ed egli, rispondendo a chi gli parlava,
disse: "Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?". 49Poi,
tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: "Ecco mia madre e i miei
fratelli! 50Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è
nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre".
Cap. 13
1 Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al
mare. 2Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una
barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
3Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: "Ecco, il
seminatore uscì a seminare. 4Mentre seminava, una parte cadde
lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. 5Un'altra
parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; germogliò subito,
perché il terreno non era profondo, 6ma quando spuntò il sole,
fu bruciata e, non avendo radici, seccò. 7Un'altra parte cadde
sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. 8Un'altra parte
cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per
uno. 9Chi ha orecchi, ascolti".
10Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: "Perché
a loro parli con parabole?". 11Egli rispose loro:
"Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro
non è dato. 12Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell'abbondanza;
ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. 13Per
questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non
ascoltano e non comprendono. 14Così si compie per loro la profezia di
Isaia che dice:
Udrete, sì, ma non comprenderete,
guarderete, sì, ma non vedrete.
15 Perché il cuore di questo popolo è diventato
insensibile,
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi,
non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano e io li guarisca!
16Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi
perché ascoltano. 17In verità io vi dico: molti profeti e molti
giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e
ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!
18Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. 19Ogni volta che uno
ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che
è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la
strada. 20Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è
colui che ascolta la Parola e l'accoglie subito con gioia, 21ma
non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o
una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. 22Quello
seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del
mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà
frutto. 23Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta
la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il
trenta per uno".
24Espose loro un'altra parabola, dicendo: "Il regno dei cieli è simile a
un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. 25Ma,
mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al
grano e se ne andò. 26Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò
anche la zizzania. 27Allora i servi andarono dal padrone di
casa e gli dissero: "Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo
campo? Da dove viene la zizzania?". 28Ed egli rispose
loro: "Un nemico ha fatto questo!". E i servi gli dissero: "Vuoi
che andiamo a raccoglierla?". 29"No, rispose, perché
non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il
grano. 30Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino
alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete
prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo
nel mio granaio"".
31Espose loro un'altra parabola, dicendo: "Il regno dei cieli è
simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. 32Esso
è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle
altre piante dell'orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del
cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami ".
33Disse loro un'altra parabola: "Il regno dei cieli è simile al
lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu
tutta lievitata".
34Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava
ad esse se non con parabole, 35perché si compisse ciò che era stato detto
per mezzo del profeta:
Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo.
36Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono
per dirgli: "Spiegaci la parabola della zizzania nel campo". 37Ed
egli rispose: "Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. 38Il
campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i
figli del Maligno 39e il nemico che l'ha seminata è il diavolo.
La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. 40Come
dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla
fine del mondo. 41Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i
quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che
commettono iniquità 42e li getteranno nella fornace ardente,
dove sarà pianto e stridore di denti. 43Allora i giusti
splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!
44Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova
e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel
campo.
45Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di
perle preziose; 46trovata una perla di grande valore, va, vende
tutti i suoi averi e la compra.
47Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare,
che raccoglie ogni genere di pesci. 48Quando è piena, i
pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei
canestri e buttano via i cattivi. 49Così sarà alla fine del
mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni 50e li
getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
51Avete compreso tutte queste cose?". Gli risposero:
"Sì". 52Ed egli disse loro: "Per questo ogni scriba,
divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che
estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche".
53Terminate queste parabole, Gesù partì di là. 54Venuto nella
sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva:
"Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? 55Non è costui il
figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli,
Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? 56E le sue sorelle, non
stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste
cose?". 57Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro:
"Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa
sua". 58E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
Cap. 14
1 In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della
fama di Gesù. 2Egli disse ai suoi cortigiani: "Costui è
Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare
prodigi!".
3Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare
in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. 4Giovanni
infatti gli diceva: "Non ti è lecito tenerla con te!". 5Erode,
benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un
profeta.
6Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e
piacque tanto a Erode 7che egli le promise con giuramento di
darle quello che avesse chiesto. 8Ella, istigata da sua madre,
disse: "Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il
Battista". 9Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento
e dei commensali ordinò che le venisse data 10e mandò a
decapitare Giovanni nella prigione. 11La sua testa venne
portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre. 12I
suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e
andarono a informare Gesù.
13Avendo udito questo, Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo
deserto, in disparte. Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle
città. 14Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì
compassione per loro e guarì i loro malati.
15Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero:
"Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei
villaggi a comprarsi da mangiare". 16Ma Gesù disse loro:
"Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare". 17Gli
risposero: "Qui non abbiamo altro che cinque pani e due
pesci!". 18Ed egli disse: "Portatemeli
qui". 19E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese
i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione,
spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla. 20Tutti
mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste
piene. 21Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila
uomini, senza contare le donne e i bambini.
22Subito dopo costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo
sull'altra riva, finché non avesse congedato la folla. 23Congedata
la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne
stava lassù, da solo.
24La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata
dalle onde: il vento infatti era contrario. 25Sul finire della
notte egli andò verso di loro camminando sul mare. 26Vedendolo
camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: "È un
fantasma!" e gridarono dalla paura. 27Ma subito Gesù parlò
loro dicendo: "Coraggio, sono io, non abbiate paura!". 28Pietro
allora gli rispose: "Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te
sulle acque". 29Ed egli disse: "Vieni!". Pietro
scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. 30Ma,
vedendo che il vento era forte, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò:
"Signore, salvami!". 31E subito Gesù tese la mano, lo
afferrò e gli disse: "Uomo di poca fede, perché hai dubitato?". 32Appena
saliti sulla barca, il vento cessò. 33Quelli che erano sulla
barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: "Davvero tu sei Figlio di
Dio!".
34Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret. 35E la
gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli
portarono tutti i malati 36e lo pregavano di poter toccare
almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccarono furono guariti.
Cap. 15
1 In quel tempo alcuni farisei e alcuni scribi, venuti
da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: 2"Perché i tuoi
discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono
cibo non si lavano le mani!". 3Ed egli rispose loro:
"E voi, perché trasgredite il comandamento di Dio in nome della vostra
tradizione?
4Dio ha detto: Onora il padre e la madre e inoltre: Chi
maledice il padre o la madre sia messo a morte.
5Voi invece dite: "Chiunque dichiara al padre o alla madre: Ciò
con cui dovrei aiutarti è un'offerta a Dio, 6non è più tenuto a
onorare suo padre". Così avete annullato la parola di Dio con la vostra
tradizione.
7Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo:
8 Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
9 Invano essi mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini ".
10Poi, riunita la folla, disse loro: "Ascoltate e comprendete
bene! 11Non ciò che entra nella bocca rende impuro l'uomo; ciò che esce
dalla bocca, questo rende impuro l'uomo!".
12Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: "Sai che i
farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?". 13Ed
egli rispose: "Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio
celeste, verrà sradicata. 14Lasciateli stare! Sono ciechi e
guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno
in un fosso!".
15Pietro allora gli disse: "Spiegaci questa
parabola". 16Ed egli rispose: "Neanche voi siete
ancora capaci di comprendere? 17Non capite che tutto ciò che
entra nella bocca, passa nel ventre e viene gettato in una fogna? 18Invece
ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende impuro l'uomo. 19Dal
cuore, infatti, provengono propositi malvagi, omicidi, adultèri, impurità,
furti, false testimonianze, calunnie. 20Queste sono le cose che
rendono impuro l'uomo; ma il mangiare senza lavarsi le mani non rende impuro
l'uomo".
21Partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidone. 22Ed
ecco, una donna cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare:
"Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da
un demonio". 23Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono:
"Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!". 24Egli rispose:
"Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d'Israele". 25Ma
quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: "Signore,
aiutami!". 26Ed egli rispose: "Non è bene prendere il
pane dei figli e gettarlo ai cagnolini". 27"È vero,
Signore - disse la donna -, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono
dalla tavola dei loro padroni". 28Allora Gesù le replicò:
"Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri". E da
quell'istante sua figlia fu guarita.
29Gesù si allontanò di là, giunse presso il mare di Galilea e, salito sul
monte, lì si fermò. 30Attorno a lui si radunò molta folla,
recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero
ai suoi piedi, ed egli li guarì, 31tanto che la folla era piena
di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi guariti, gli zoppi che
camminavano e i ciechi che vedevano. E lodava il Dio d'Israele.
32Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: "Sento
compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da
mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il
cammino". 33E i discepoli gli dissero: "Come possiamo
trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?". 34Gesù
domandò loro: "Quanti pani avete?". Dissero: "Sette, e pochi
pesciolini". 35Dopo aver ordinato alla folla di sedersi
per terra, 36prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li
spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla. 37Tutti
mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene. 38Quelli
che avevano mangiato erano quattromila uomini, senza contare le donne e i
bambini. 39Congedata la folla, Gesù salì sulla barca e andò nella regione
di Magadàn.
Cap. 16
1 I farisei e i sadducei si avvicinarono per metterlo
alla prova e gli chiesero che mostrasse loro un segno dal cielo. 2Ma
egli rispose loro: "Quando si fa sera, voi dite: "Bel tempo, perché
il cielo rosseggia"; 3e al mattino: "Oggi burrasca, perché il
cielo è rosso cupo". Sapete dunque interpretare l'aspetto del cielo e non
siete capaci di interpretare i segni dei tempi? 4Una generazione malvagia
e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno
di Giona". Li lasciò e se ne andò.
5Nel passare all'altra riva, i discepoli avevano dimenticato di prendere del
pane. 6Gesù disse loro: "Fate attenzione e guardatevi dal
lievito dei farisei e dei sadducei". 7Ma essi parlavano
tra loro e dicevano: "Non abbiamo preso del pane!". 8Gesù
se ne accorse e disse: "Gente di poca fede, perché andate dicendo tra voi
che non avete pane? 9Non capite ancora e non ricordate i cinque
pani per i cinquemila, e quante ceste avete portato via? 10E
neppure i sette pani per i quattromila, e quante sporte avete raccolto? 11Come
mai non capite che non vi parlavo di pane? Guardatevi invece dal lievito dei
farisei e dei sadducei". 12Allora essi compresero che egli
non aveva detto di guardarsi dal lievito del pane, ma dall'insegnamento dei
farisei e dei sadducei.
13Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli:
"La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?". 14Risposero:
"Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno
dei profeti". 15Disse loro: "Ma voi, chi dite che io
sia?". 16Rispose Simon Pietro: "Tu sei il Cristo, il
Figlio del Dio vivente". 17E Gesù gli disse: "Beato sei tu,
Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il
Padre mio che è nei cieli. 18E io a te dico: tu sei Pietro e su questa
pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di
essa. 19A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che
legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla
terra sarà sciolto nei cieli". 20Allora ordinò ai discepoli di non
dire ad alcuno che egli era il Cristo.
21Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a
Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e
degli scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno. 22Pietro
lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo dicendo: "Dio non voglia,
Signore; questo non ti accadrà mai". 23Ma egli, voltandosi, disse a
Pietro: "Va' dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi
secondo Dio, ma secondo gli uomini!".
24Allora Gesù disse ai suoi discepoli: "Se qualcuno vuole venire dietro a
me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 25Perché
chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita
per causa mia, la troverà. 26Infatti quale vantaggio avrà un
uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un
uomo potrà dare in cambio della propria vita? 27Perché il
Figlio dell'uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli,
e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni. 28In verità
io vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non moriranno, prima di aver
visto venire il Figlio dell'uomo con il suo regno".
Cap 17
1Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e
Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. 2E fu
trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti
divennero candide come la luce. 3Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che
conversavano con lui. 4Prendendo la parola, Pietro disse a
Gesù: "Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne,
una per te, una per Mosè e una per Elia". 5Egli stava
ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco
una voce dalla nube che diceva: "Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui
ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo". 6All'udire
ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande
timore. 7Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: "Alzatevi
e non temete". 8Alzando gli occhi non videro nessuno, se
non Gesù solo.
9Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: "Non parlate a nessuno di
questa visione, prima che il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti".
10Allora i discepoli gli domandarono: "Perché dunque gli scribi dicono
che prima deve venire Elia?". 11Ed
egli rispose: "Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni
cosa. 12Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l'hanno
riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il
Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro". 13Allora
i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
14Appena ritornati presso la folla, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò
in ginocchio 15e disse: "Signore, abbi pietà di mio
figlio! È epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e sovente
nell'acqua. 16L'ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono
riusciti a guarirlo". 17E Gesù rispose: "O
generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando
dovrò sopportarvi? Portatelo qui da me". 18Gesù lo minacciò e il
demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito.
19Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli
chiesero: "Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?". 20Ed
egli rispose loro: "Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se
avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: "Spòstati
da qui a là", ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile".
[ 21]
22Mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro: "Il Figlio
dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini 23e
lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà". Ed essi furono molto
rattristati.
24Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il
tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: "Il vostro maestro non paga
la tassa?". 25Rispose: "Sì". Mentre entrava in
casa, Gesù lo prevenne dicendo: "Che cosa ti pare, Simone? I re della
terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli
estranei?". 26Rispose: "Dagli estranei". E Gesù replicò:
"Quindi i figli sono liberi. 27Ma, per evitare di
scandalizzarli, va' al mare, getta l'amo e prendi il primo pesce che viene su,
aprigli la bocca e vi troverai una moneta d'argento. Prendila e consegnala loro
per me e per te".
Cap. 17
1Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e
Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. 2E fu
trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti
divennero candide come la luce. 3Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che
conversavano con lui. 4Prendendo la parola, Pietro disse a
Gesù: "Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne,
una per te, una per Mosè e una per Elia". 5Egli stava
ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco
una voce dalla nube che diceva: "Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui
ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo". 6All'udire
ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande
timore. 7Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: "Alzatevi
e non temete". 8Alzando gli occhi non videro nessuno, se
non Gesù solo.
9Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: "Non parlate a nessuno di
questa visione, prima che il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti".
10Allora i discepoli gli domandarono: "Perché dunque gli scribi dicono
che prima deve venire Elia?". 11Ed
egli rispose: "Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni
cosa. 12Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l'hanno
riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il
Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro". 13Allora
i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
14Appena ritornati presso la folla, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò
in ginocchio 15e disse: "Signore, abbi pietà di mio
figlio! È epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e sovente
nell'acqua. 16L'ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono
riusciti a guarirlo". 17E Gesù rispose: "O
generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando
dovrò sopportarvi? Portatelo qui da me". 18Gesù lo minacciò e il
demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito.
19Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli
chiesero: "Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?". 20Ed
egli rispose loro: "Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se
avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: "Spòstati
da qui a là", ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile".
[ 21]
22Mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro: "Il Figlio
dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini 23e
lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà". Ed essi furono molto
rattristati.
24Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il
tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: "Il vostro maestro non paga
la tassa?". 25Rispose: "Sì". Mentre entrava in
casa, Gesù lo prevenne dicendo: "Che cosa ti pare, Simone? I re della
terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli
estranei?". 26Rispose: "Dagli estranei". E Gesù replicò:
"Quindi i figli sono liberi. 27Ma, per evitare di
scandalizzarli, va' al mare, getta l'amo e prendi il primo pesce che viene su,
aprigli la bocca e vi troverai una moneta d'argento. Prendila e consegnala loro
per me e per te".
Cap. 18
1 In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù
dicendo: "Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?". 2Allora
chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro 3e disse:
"In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i
bambini, non entrerete nel regno dei cieli. 4Perciò chiunque si
farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei
cieli. 5E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome,
accoglie me.
6Chi invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli
conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel
profondo del mare. 7Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile
che vengano scandali, ma guai all'uomo a causa del quale viene lo scandalo!
8Se la tua mano o il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo e gettalo via
da te. È meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, anziché con due mani o
due piedi essere gettato nel fuoco eterno. 9E se il tuo occhio
ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te. È meglio per te entrare
nella vita con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella
Geènna del fuoco.
10Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che
i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.
[ 11]
12Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non
lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è
smarrita? 13In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si
rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano
smarrite. 14Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli,
che neanche uno di questi piccoli si perda.
15Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va' e ammoniscilo fra
te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; 16se non
ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia
risolta sulla parola di due o tre testimoni. 17Se poi non ascolterà costoro,
dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il
pagano e il pubblicano. 18In verità io vi dico: tutto quello che legherete
sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra
sarà sciolto in cielo.
19In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno
d'accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela
concederà. 20Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome,
lì sono io in mezzo a loro".
21Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: "Signore, se il mio fratello
commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette
volte?". 22E Gesù gli rispose: "Non ti dico fino a sette volte,
ma fino a settanta volte sette.
Cap. 19
1Terminati questi discorsi, Gesù lasciò la Galilea e andò
nella regione della Giudea, al di là del Giordano. 2Molta gente
lo seguì e là egli li guarì.
3Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli
chiesero: "È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi
motivo?". 4Egli rispose: "Non avete letto che il Creatore da
principio li fece maschio e femmina 5e disse: Per
questo l'uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due
diventeranno una sola carne ? 6Così non sono più due,
ma una sola carne. Dunque l'uomo non divida quello che Dio ha
congiunto". 7Gli domandarono: "Perché allora Mosè ha ordinato di
darle l'atto di ripudio e di ripudiarla?". 8Rispose loro:
"Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le
vostre mogli; all'inizio però non fu così. 9Ma io vi dico: chiunque
ripudia la propria moglie, se non in caso di unione illegittima, e ne sposa
un'altra, commette adulterio".
10Gli dissero i suoi discepoli: "Se questa è la situazione dell'uomo
rispetto alla donna, non conviene sposarsi". 11Egli
rispose loro: "Non tutti capiscono questa parola, ma solo coloro ai quali
è stato concesso. 12Infatti vi sono eunuchi che sono nati così dal grembo
della madre, e ve ne sono altri che sono stati resi tali dagli uomini, e ve ne
sono altri ancora che si sono resi tali per il regno dei cieli. Chi può capire,
capisca".
13Allora gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le mani e
pregasse; ma i discepoli li rimproverarono. 14Gesù però disse:
"Lasciateli, non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro,
infatti, appartiene il regno dei cieli". 15E, dopo avere
imposto loro le mani, andò via di là.
16Ed ecco, un tale si avvicinò e gli disse: "Maestro, che cosa devo fare
di buono per avere la vita eterna?". 17Gli rispose: "Perché mi
interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita,
osserva i comandamenti". 18Gli chiese: "Quali?". Gesù
rispose: "Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai,
non testimonierai il falso, 19 onora il padre e la
madre e amerai il prossimo tuo come te stesso". 20Il
giovane gli disse: "Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi
manca?". 21Gli disse Gesù: "Se vuoi essere perfetto,
va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e
vieni! Seguimi!". 22Udita questa parola, il giovane se ne
andò, triste; possedeva infatti molte ricchezze.
23Gesù allora disse ai suoi discepoli: "In verità io vi dico:
difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. 24Ve lo
ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco
entri nel regno di Dio". 25A queste parole i discepoli
rimasero molto stupiti e dicevano: "Allora, chi può essere
salvato?". 26Gesù li guardò e disse: "Questo è
impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile".
27Allora Pietro gli rispose: "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto
e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?". 28E Gesù disse
loro: "In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio
dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo,
siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù
d'Israele. 29Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre,
o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in
eredità la vita eterna. 30Molti dei primi saranno ultimi e
molti degli ultimi saranno primi.
23Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare
i conti con i suoi servi. 24Aveva cominciato a regolare i conti, quando
gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. 25Poiché
costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui
con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. 26Allora
il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: "Abbi pazienza con me
e ti restituirò ogni cosa". 27Il padrone ebbe compassione
di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.
28Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento
denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: "Restituisci quello
che devi!". 29Il suo compagno, prostrato a terra, lo
pregava dicendo: "Abbi pazienza con me e ti restituirò". 30Ma
egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse
pagato il debito.
31Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto
dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto. 32Allora
il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: "Servo malvagio, io ti ho
condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. 33Non
dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di
te?". 34Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli
aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto. 35Così
anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al
proprio fratello".
CAP. 20
1 Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che
uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. 2Si
accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. 3Uscito
poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza,
disoccupati, 4e disse loro: "Andate anche voi nella vigna;
quello che è giusto ve lo darò". 5Ed essi andarono. Uscì
di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. 6Uscito
ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro:
"Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?". 7Gli
risposero: "Perché nessuno ci ha presi a giornata". Ed egli disse
loro: "Andate anche voi nella vigna".
8Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore:
"Chiama i lavoratori e da' loro la paga, incominciando dagli ultimi fino
ai primi". 9Venuti quelli delle cinque del pomeriggio,
ricevettero ciascuno un denaro. 10Quando arrivarono i primi,
pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero ciascuno un
denaro. 11Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il
padrone 12dicendo: "Questi ultimi hanno lavorato un'ora
soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della
giornata e il caldo". 13Ma il padrone, rispondendo a uno
di loro, disse: "Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato
con me per un denaro? 14Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio
dare anche a quest'ultimo quanto a te: 15non posso fare delle mie cose
quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono
buono?". 16Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi".
17Mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e
lungo il cammino disse loro: 18"Ecco, noi saliamo a
Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli
scribi; lo condanneranno a morte 19e lo consegneranno ai pagani
perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno
risorgerà".
20Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedeo con i suoi figli e si
prostrò per chiedergli qualcosa. 21Egli le disse: "Che
cosa vuoi?". Gli rispose: "Di' che questi miei due figli siedano uno
alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno". 22Rispose
Gesù: "Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io
sto per bere?". Gli dicono: "Lo possiamo". 23Ed
egli disse loro: "Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e
alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre
mio lo ha preparato".
24Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due
fratelli. 25Ma Gesù li chiamò a sé e disse: "Voi sapete
che i governanti delle nazioni dominano su di esse e i capi le opprimono. 26Tra
voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro
servitore 27e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro
schiavo. 28Come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per farsi servire,
ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti".
29Mentre uscivano da Gerico, una grande folla lo seguì. 30Ed
ecco, due ciechi, seduti lungo la strada, sentendo che passava Gesù, gridarono
dicendo: "Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi!". 31La
folla li rimproverava perché tacessero; ma essi gridavano ancora più forte:
"Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi!". 32Gesù
si fermò, li chiamò e disse: "Che cosa volete che io faccia per
voi?". 33Gli risposero: "Signore, che i nostri occhi
si aprano!". 34Gesù ebbe compassione, toccò loro gli occhi
ed essi all'istante ricuperarono la vista e lo seguirono.
Cap. 21
1 Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso
Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, 2dicendo
loro: "Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un'asina,
legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. 3E
se qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: "Il Signore ne ha bisogno, ma li
rimanderà indietro subito"". 4Ora questo avvenne
perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
5 Dite alla figlia di Sion:
Ecco, a te viene il tuo re,
mite, seduto su un'asina
e su un puledro, figlio di una bestia da soma.
6I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro
Gesù: 7condussero l'asina e il puledro, misero su di essi i
mantelli ed egli vi si pose a sedere. 8La folla, numerosissima,
stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi
e li stendevano sulla strada. 9La folla che lo precedeva e quella che lo
seguiva, gridava:
" Osanna al figlio di Davide!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Osanna nel più alto dei cieli! ".
10Mentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da
agitazione e diceva: "Chi è costui?". 11E la folla
rispondeva: "Questi è il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea".
12Gesù entrò nel tempio e scacciò tutti quelli che nel tempio vendevano e
compravano; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di
colombe 13e disse loro: "Sta scritto:
La mia casa sarà chiamata casa di preghiera.
Voi invece ne fate un covo di ladri".
14Gli si avvicinarono nel tempio ciechi e storpi, ed egli li
guarì. 15Ma i capi dei sacerdoti e gli scribi, vedendo le
meraviglie che aveva fatto e i fanciulli che acclamavano nel tempio:
"Osanna al figlio di Davide!", si sdegnarono, 16e gli dissero:
"Non senti quello che dicono costoro?". Gesù rispose loro: "Sì!
Non avete mai letto:
Dalla bocca di bambini e di lattanti
hai tratto per te una lode?".
17Li lasciò, uscì fuori dalla città, verso Betània, e là trascorse la notte.
18La mattina dopo, mentre rientrava in città, ebbe fame. 19Vedendo
un albero di fichi lungo la strada, gli si avvicinò, ma non vi trovò altro che
foglie, e gli disse: "Mai più in eterno nasca un frutto da te!". E
subito il fico seccò. 20Vedendo ciò, i discepoli rimasero
stupiti e dissero: "Come mai l'albero di fichi è seccato in un
istante?". 21Rispose loro Gesù: "In verità io vi dico: se avrete
fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che ho fatto a quest'albero,
ma, anche se direte a questo monte: "Lèvati e gèttati nel mare", ciò
avverrà. 22E tutto quello che chiederete con fede nella
preghiera, lo otterrete".
23Entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei
sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: "Con quale autorità fai
queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?". 24Gesù
rispose loro: "Anch'io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch'io
vi dirò con quale autorità faccio questo. 25Il battesimo di
Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?". Essi discutevano fra
loro dicendo: "Se diciamo: "Dal cielo", ci risponderà:
"Perché allora non gli avete creduto?". 26Se diciamo:
"Dagli uomini", abbiamo paura della folla, perché tutti considerano
Giovanni un profeta". 27Rispondendo a Gesù dissero:
"Non lo sappiamo". Allora anch'egli disse loro: "Neanch'io vi
dico con quale autorità faccio queste cose".
28"Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse:
"Figlio, oggi va' a lavorare nella vigna". 29Ed egli
rispose: "Non ne ho voglia". Ma poi si pentì e vi andò. 30Si
rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: "Sì, signore".
Ma non vi andò. 31Chi dei due ha compiuto la volontà del
padre?". Risposero: "Il primo". E Gesù disse loro: "In
verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di
Dio. 32Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli
avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al
contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da
credergli.
33Ascoltate un'altra parabola: c'era un uomo che possedeva un terreno e vi
piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e
costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò
lontano. 34Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti,
mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. 35Ma i
contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro
lo lapidarono. 36Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei
primi, ma li trattarono allo stesso modo. 37Da ultimo mandò
loro il proprio figlio dicendo: "Avranno rispetto per mio
figlio!". 38Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra
loro: "Costui è l'erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua
eredità!". 39Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e
lo uccisero. 40Quando verrà dunque il padrone della vigna, che
cosa farà a quei contadini?". 41Gli risposero: "Quei
malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri
contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo".
42E Gesù disse loro: "Non avete mai letto nelle Scritture:
La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d'angolo;
questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi?
43Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo
che ne produca i frutti. 44Chi cadrà sopra questa pietra si
sfracellerà; e colui sul quale essa cadrà, verrà stritolato".
45Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono
che parlava di loro. 46Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura
della folla, perché lo considerava un profeta.
Cap. 22
1 Gesù riprese a parlare loro con parabole e
disse: 2"Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una
festa di nozze per suo figlio. 3Egli mandò i suoi servi a
chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. 4Mandò
di nuovo altri servi con quest'ordine: "Dite agli invitati: Ecco, ho
preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e
tutto è pronto; venite alle nozze!". 5Ma quelli non se ne
curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; 6altri
poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. 7Allora il re si
indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle
fiamme la loro città. 8Poi disse ai suoi servi: "La festa
di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; 9andate ora
ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle
nozze". 10Usciti per le strade, quei servi radunarono
tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di
commensali. 11Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse
un uomo che non indossava l'abito nuziale. 12Gli disse:
"Amico, come mai sei entrato qui senza l'abito nuziale?". Quello
ammutolì. 13Allora il re ordinò ai servi: "Legatelo mani e piedi e
gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di
denti". 14Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti".
15Allora i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come coglierlo
in fallo nei suoi discorsi. 16Mandarono dunque da lui i propri discepoli,
con gli erodiani, a dirgli: "Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni
la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non
guardi in faccia a nessuno. 17Dunque, di' a noi il tuo parere: è lecito, o
no, pagare il tributo a Cesare?". 18Ma Gesù, conoscendo la
loro malizia, rispose: "Ipocriti, perché volete mettermi alla
prova? 19Mostratemi la moneta del tributo". Ed essi gli presentarono
un denaro. 20Egli domandò loro: "Questa immagine e
l'iscrizione, di chi sono?". 21Gli risposero: "Di
Cesare". Allora disse loro: "Rendete dunque a Cesare quello che è di
Cesare e a Dio quello che è di Dio". 22A queste parole
rimasero meravigliati, lo lasciarono e se ne andarono.
23In quello stesso giorno vennero da lui alcuni sadducei - i quali dicono che
non c'è risurrezione - e lo interrogarono: 24"Maestro, Mosè
disse: Se uno muore senza figli, suo fratello ne sposerà la moglie e
darà una discendenza al proprio fratello. 25Ora,
c'erano tra noi sette fratelli; il primo, appena sposato, morì e, non avendo
discendenza, lasciò la moglie a suo fratello. 26Così anche il
secondo, e il terzo, fino al settimo. 27Alla fine, dopo tutti,
morì la donna. 28Alla risurrezione, dunque, di quale dei sette
lei sarà moglie? Poiché tutti l'hanno avuta in moglie". 29E
Gesù rispose loro: "Vi ingannate, perché non conoscete le Scritture e
neppure la potenza di Dio. 30Alla risurrezione infatti non si
prende né moglie né marito, ma si è come angeli nel cielo. 31Quanto
poi alla risurrezione dei morti, non avete letto quello che vi è stato detto da
Dio: 32 Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di
Giacobbe? Non è il Dio dei morti, ma dei viventi!". 33La
folla, udendo ciò, era stupita dal suo insegnamento.
34Allora i farisei, avendo udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si
riunirono insieme 35e uno di loro, un dottore della Legge, lo
interrogò per metterlo alla prova: 36"Maestro, nella
Legge, qual è il grande comandamento?". 37Gli rispose: "Amerai
il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e
con tutta la tua mente. 38Questo è il grande e primo
comandamento. 39Il secondo poi è simile a quello: Amerai
il tuo prossimo come te stesso. 40Da questi due
comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti".
41Mentre i farisei erano riuniti insieme, Gesù chiese loro: 42"Che
cosa pensate del Cristo? Di chi è figlio?". Gli risposero: "Di
Davide". 43Disse loro: "Come mai allora Davide, mosso
dallo Spirito, lo chiama Signore, dicendo:
44 Disse il Signore al mio Signore:
Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
sotto i tuoi piedi?
45Se dunque Davide lo chiama Signore, come può essere suo figlio?". 46Nessuno
era in grado di rispondergli e, da quel giorno, nessuno osò più interrogarlo.
Cap. 23
1 Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi
discepoli 2dicendo: "Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi
e i farisei. 3Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma
non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. 4Legano
infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della
gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. 5Tutte le loro
opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e
allungano le frange; 6si compiacciono dei posti d'onore nei
banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, 7dei saluti nelle
piazze, come anche di essere chiamati "rabbì" dalla gente.
8Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro
Maestro e voi siete tutti fratelli. 9E non chiamate
"padre" nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre
vostro, quello celeste. 10E non fatevi chiamare
"guide", perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. 11Chi
tra voi è più grande, sarà vostro servo; 12chi invece si
esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato.
13Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei
cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare
nemmeno quelli che vogliono entrare. [ 14]
15Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per
fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna
due volte più di voi.
16Guai a voi, guide cieche, che dite: "Se uno giura per il tempio, non
conta nulla; se invece uno giura per l'oro del tempio, resta
obbligato". 17Stolti e ciechi! Che cosa è più grande:
l'oro o il tempio che rende sacro l'oro? 18E dite ancora:
"Se uno giura per l'altare, non conta nulla; se invece uno giura per
l'offerta che vi sta sopra, resta obbligato". 19Ciechi!
Che cosa è più grande: l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta? 20Ebbene,
chi giura per l'altare, giura per l'altare e per quanto vi sta sopra; 21e
chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. 22E
chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso.
23Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta,
sull'anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge:
la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da
fare, senza tralasciare quelle. 24Guide cieche, che filtrate il
moscerino e ingoiate il cammello!
25Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e
del piatto, ma all'interno sono pieni di avidità e d'intemperanza. 26Fariseo
cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi
pulito!
27Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri
imbiancati: all'esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e
di ogni marciume. 28Così anche voi: all'esterno apparite giusti
davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità.
29Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei
profeti e adornate i sepolcri dei giusti, 30e dite: "Se
fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel
versare il sangue dei profeti". 31Così testimoniate,
contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. 32Ebbene,
voi colmate la misura dei vostri padri. 33Serpenti, razza di
vipere, come potrete sfuggire alla condanna della Geènna?
34Perciò ecco, io mando a voi profeti, sapienti e scribi: di questi,
alcuni li ucciderete e crocifiggerete, altri li flagellerete nelle vostre
sinagoghe e li perseguiterete di città in città; 35perché ricada su di voi
tutto il sangue innocente versato sulla terra, dal sangue di Abele il giusto
fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachia, che avete ucciso tra il
santuario e l'altare. 36In verità io vi dico: tutte queste cose
ricadranno su questa generazione.
37Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono
stati mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una
chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete
voluto! 38Ecco, la vostra casa è lasciata a voi deserta! 39Vi dico
infatti che non mi vedrete più, fino a quando non direte:
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!".
CAP. 24
1 Mentre Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si avvicinarono i suoi discepoli per fargli osservare le costruzioni del tempio. 2Egli disse loro: "Non vedete tutte queste cose? In verità io vi dico: non sarà lasciata qui pietra su pietra che non sarà distrutta".
3Al monte degli Ulivi poi, sedutosi, i discepoli gli si avvicinarono
e, in disparte, gli dissero: "Di' a noi quando accadranno queste cose e
quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo".
4Gesù rispose loro: "Badate che nessuno vi inganni! 5Molti
infatti verranno nel mio nome, dicendo: "Io sono il Cristo", e
trarranno molti in inganno. 6E sentirete di guerre e di rumori
di guerre. Guardate di non allarmarvi, perché deve avvenire, ma non è ancora la
fine. 7Si solleverà infatti nazione contro nazione e regno
contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi: 8ma
tutto questo è solo l'inizio dei dolori.
9Allora vi abbandoneranno alla tribolazione e vi uccideranno, e
sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. 10Molti
ne resteranno scandalizzati, e si tradiranno e odieranno a vicenda. 11Sorgeranno
molti falsi profeti e inganneranno molti; 12per il dilagare
dell'iniquità, si raffredderà l'amore di molti. 13Ma chi avrà
perseverato fino alla fine sarà salvato. 14Questo vangelo del Regno sarà
annunciato in tutto il mondo, perché ne sia data testimonianza a tutti i
popoli; e allora verrà la fine.
15Quando dunque vedrete presente nel luogo santo l'abominio della
devastazione, di cui parlò il profeta Daniele - chi legge, comprenda -, 16allora
quelli che sono in Giudea fuggano sui monti, 17chi si trova
sulla terrazza non scenda a prendere le cose di casa sua, 18e
chi si trova nel campo non torni indietro a prendere il suo mantello. 19In
quei giorni guai alle donne incinte e a quelle che allattano!
20Pregate che la vostra fuga non accada d'inverno o di sabato. 21Poiché vi
sarà allora una tribolazione grande, quale non vi è mai stata dall'inizio del
mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. 22E se quei giorni non
fossero abbreviati, nessuno si salverebbe; ma, grazie agli eletti, quei giorni
saranno abbreviati.
23Allora, se qualcuno vi dirà: "Ecco, il Cristo è qui",
oppure: "È là", non credeteci; 24perché sorgeranno falsi cristi
e falsi profeti e faranno grandi segni e miracoli, così da ingannare, se
possibile, anche gli eletti. 25Ecco, io ve l'ho predetto.
26Se dunque vi diranno: "Ecco, è nel deserto", non
andateci; "Ecco, è in casa", non credeteci. 27Infatti,
come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta
del Figlio dell'uomo. 28Dovunque sia il cadavere, lì si raduneranno gli
avvoltoi.
29Subito dopo la tribolazione di quei giorni,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
le stelle cadranno dal cielo
e le potenze dei cieli saranno sconvolte.
30Allora comparirà in cielo il segno del Figlio dell'uomo e allora si
batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio
dell'uomo venire sulle nubi del cielo con grande potenza e
gloria. 31Egli manderà i suoi angeli, con una grande tromba, ed
essi raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all'altro dei
cieli.
32Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo
ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. 33Così
anche voi: quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle
porte. 34In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che
tutto questo avvenga. 35Il cielo e la terra passeranno, ma le
mie parole non passeranno.
36Quanto a quel giorno e a quell'ora, nessuno lo sa, né gli angeli del cielo né
il Figlio, ma solo il Padre.
37Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio
dell'uomo. 38Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio
mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in
cui Noè entrò nell'arca, 39e non si accorsero di nulla finché
venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio
dell'uomo. 40Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà
portato via e l'altro lasciato. 41Due donne macineranno alla mola: una
verrà portata via e l'altra lasciata.
42Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro
verrà. 43Cercate di capire questo: se il padrone di casa
sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe
scassinare la casa. 44Perciò anche voi tenetevi pronti perché,
nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell'uomo.
45Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a
capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? 46Beato
quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! 47Davvero
io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni. 48Ma se
quel servo malvagio dicesse in cuor suo: "Il mio padrone
tarda", 49e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a
mangiare e a bere con gli ubriaconi, 50il padrone di quel servo
arriverà un giorno in cui non se l'aspetta e a un'ora che non sa, 51lo
punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà
pianto e stridore di denti.
CAP. 25
1 Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che
presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. 2Cinque
di esse erano stolte e cinque sagge; 3le stolte presero le loro
lampade, ma non presero con sé l'olio; 4le sagge invece,
insieme alle loro lampade, presero anche l'olio in piccoli vasi. 5Poiché
lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. 6A mezzanotte
si alzò un grido: "Ecco lo sposo! Andategli incontro!". 7Allora
tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8Le
stolte dissero alle sagge: "Dateci un po' del vostro olio, perché le
nostre lampade si spengono". 9Le sagge risposero:
"No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai
venditori e compratevene". 10Ora, mentre quelle andavano a
comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con
lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 11Più tardi arrivarono
anche le altre vergini e incominciarono a dire: "Signore, signore,
aprici!". 12Ma egli rispose: "In verità io vi dico:
non vi conosco". 13Vegliate dunque, perché non sapete né
il giorno né l'ora.
14Avverrà infatti come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi
servi e consegnò loro i suoi beni. 15A uno diede cinque talenti, a un
altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì.
Subito 16colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a
impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. 17Così anche quello che
ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. 18Colui invece
che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi
nascose il denaro del suo padrone. 19Dopo molto tempo il
padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. 20Si
presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque,
dicendo: "Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho
guadagnati altri cinque". 21"Bene, servo buono e
fedele - gli disse il suo padrone -, sei stato fedele nel poco, ti darò potere
su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone". 22Si
presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: "Signore, mi
hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due". 23"Bene,
servo buono e fedele - gli disse il suo padrone -, sei stato fedele nel poco,
ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo
padrone". 24Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo
talento e disse: "Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai
seminato e raccogli dove non hai sparso. 25Ho avuto paura e
sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è
tuo". 26Il padrone gli rispose: "Servo malvagio e
pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho
sparso; 27avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e
così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. 28Toglietegli
dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. 29Perché a chiunque
ha, verrà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche
quello che ha. 30E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà
pianto e stridore di denti".
31Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con
lui, siederà sul trono della sua gloria. 32Davanti a lui
verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il
pastore separa le pecore dalle capre, 33e porrà le pecore alla
sua destra e le capre alla sinistra. 34Allora il re dirà a
quelli che saranno alla sua destra: "Venite, benedetti del Padre mio,
ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del
mondo, 35perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e
mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, 36nudo
e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a
trovarmi". 37Allora i giusti gli risponderanno:
"Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare,
o assetato e ti abbiamo dato da bere? 38Quando mai ti abbiamo
visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? 39Quando
mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a
visitarti?". 40E il re risponderà loro: "In verità io vi dico:
tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli,
l'avete fatto a me". 41Poi dirà anche a quelli che saranno
alla sinistra: "Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato
per il diavolo e per i suoi angeli, 42perché ho avuto fame e
non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, 43ero
straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in
carcere e non mi avete visitato". 44Anch'essi allora
risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o
straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?". 45Allora
egli risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che non avete
fatto a uno solo di questi più piccoli, non l'avete fatto a me". 46E
se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita
eterna".
CAP. 26
1Terminati tutti questi discorsi, Gesù disse ai suoi discepoli: 2"Voi
sapete che fra due giorni è la Pasqua e il Figlio dell'uomo sarà consegnato per
essere crocifisso".
3Allora i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo
del sommo sacerdote, che si chiamava Caifa, 4e tennero
consiglio per catturare Gesù con un inganno e farlo morire. 5Dicevano
però: "Non durante la festa, perché non avvenga una rivolta fra il
popolo".
6Mentre Gesù si trovava a Betània, in casa di Simone il lebbroso, 7gli si
avvicinò una donna che aveva un vaso di alabastro, pieno di profumo molto
prezioso, e glielo versò sul capo mentre egli stava a tavola. 8I
discepoli, vedendo ciò, si sdegnarono e dissero: "Perché questo
spreco? 9Si poteva venderlo per molto denaro e darlo ai
poveri!". 10Ma Gesù se ne accorse e disse loro:
"Perché infastidite questa donna? Ella ha compiuto un'azione buona verso
di me. 11I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non
sempre avete me. 12Versando questo profumo sul mio corpo, lei
lo ha fatto in vista della mia sepoltura. 13In verità io vi
dico: dovunque sarà annunciato questo Vangelo, nel mondo intero, in ricordo di
lei si dirà anche ciò che ella ha fatto".
14Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei
sacerdoti 15e disse: "Quanto volete darmi perché io ve lo
consegni?". E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. 16Da
quel momento cercava l'occasione propizia per consegnarlo.
17Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli
dissero: "Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la
Pasqua?". 18Ed egli rispose: "Andate in città da un
tale e ditegli: "Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da
te con i miei discepoli"". 19I discepoli fecero come
aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
20Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. 21Mentre
mangiavano, disse: "In verità io vi dico: uno di voi mi
tradirà". 22Ed essi, profondamente rattristati,
cominciarono ciascuno a domandargli: "Sono forse io, Signore?". 23Ed
egli rispose: "Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che
mi tradirà. 24Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di
lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito! Meglio
per quell'uomo se non fosse mai nato!". 25Giuda, il
traditore, disse: "Rabbì, sono forse io?". Gli rispose: "Tu
l'hai detto".
26Ora, mentre mangiavano, Gesù prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò
e, mentre lo dava ai discepoli, disse: "Prendete, mangiate: questo è il
mio corpo". 27Poi prese il calice, rese grazie e lo diede
loro, dicendo: "Bevetene tutti, 28perché questo è il mio sangue
dell'alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati. 29Io
vi dico che d'ora in poi non berrò di questo frutto della vite fino al giorno
in cui lo berrò nuovo con voi, nel regno del Padre mio".
30Dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. 31Allora
Gesù disse loro: "Questa notte per tutti voi sarò motivo di scandalo. Sta
scritto infatti:
Percuoterò il pastore
e saranno disperse le pecore del gregge.
32Ma, dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea". 33Pietro
gli disse: "Se tutti si scandalizzeranno di te, io non mi scandalizzerò
mai". 34Gli disse Gesù: "In verità io ti dico: questa
notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte". 35Pietro
gli rispose: "Anche se dovessi morire con te, io non ti rinnegherò".
Lo stesso dissero tutti i discepoli.
36Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai
discepoli: "Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare". 37E,
presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a provare tristezza e
angoscia. 38E disse loro: "La mia anima è triste fino
alla morte; restate qui e vegliate con me". 39Andò un poco
più avanti, cadde faccia a terra e pregava, dicendo: "Padre mio, se è
possibile, passi via da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi
tu!". 40Poi venne dai discepoli e li trovò addormentati. E
disse a Pietro: "Così, non siete stati capaci di vegliare con me una sola
ora? 41Vegliate e pregate, per non entrare in tentazione. Lo
spirito è pronto, ma la carne è debole". 42Si allontanò
una seconda volta e pregò dicendo: "Padre mio, se questo calice non può
passare via senza che io lo beva, si compia la tua volontà". 43Poi
venne e li trovò di nuovo addormentati, perché i loro occhi si erano fatti
pesanti. 44Li lasciò, si allontanò di nuovo e pregò per la
terza volta, ripetendo le stesse parole. 45Poi si avvicinò ai
discepoli e disse loro: "Dormite pure e riposatevi! Ecco, l'ora è vicina e
il Figlio dell'uomo viene consegnato in mano ai peccatori. 46Alzatevi,
andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è vicino".
47Mentre ancora egli parlava, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui
una grande folla con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti e dagli
anziani del popolo. 48Il traditore aveva dato loro un segno,
dicendo: "Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!". 49Subito
si avvicinò a Gesù e disse: "Salve, Rabbì!". E lo baciò. 50E
Gesù gli disse: "Amico, per questo sei qui!". Allora si fecero
avanti, misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. 51Ed
ecco, uno di quelli che erano con Gesù impugnò la spada, la estrasse e colpì il
servo del sommo sacerdote, staccandogli un orecchio. 52Allora
Gesù gli disse: "Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti quelli
che prendono la spada, di spada moriranno. 53O credi che io non possa
pregare il Padre mio, che metterebbe subito a mia disposizione più di dodici
legioni di angeli? 54Ma allora come si compirebbero le
Scritture, secondo le quali così deve avvenire?". 55In
quello stesso momento Gesù disse alla folla: "Come se fossi un ladro siete
venuti a prendermi con spade e bastoni. Ogni giorno sedevo nel tempio a
insegnare, e non mi avete arrestato. 56Ma tutto questo è
avvenuto perché si compissero le Scritture dei profeti". Allora tutti i
discepoli lo abbandonarono e fuggirono.
57Quelli che avevano arrestato Gesù lo condussero dal sommo sacerdote Caifa,
presso il quale si erano riuniti gli scribi e gli anziani. 58Pietro
intanto lo aveva seguito, da lontano, fino al palazzo del sommo sacerdote;
entrò e stava seduto fra i servi, per vedere come sarebbe andata a finire.
59I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una falsa testimonianza
contro Gesù, per metterlo a morte; 60ma non la trovarono,
sebbene si fossero presentati molti falsi testimoni. Finalmente se ne
presentarono due, 61che affermarono: "Costui ha dichiarato:
"Posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre
giorni"". 62Il sommo sacerdote si alzò e gli disse:
"Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di
te?". 63Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli
disse: "Ti scongiuro, per il Dio vivente, di dirci se sei tu il Cristo, il
Figlio di Dio". 64"Tu l'hai detto - gli rispose Gesù -; anzi io
vi dico:
d'ora innanzi vedrete il Figlio dell'uomo
seduto alla destra della Potenza
e venire sulle nubi del cielo".
65Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: "Ha bestemmiato!
Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la
bestemmia; 66che ve ne pare?". E quelli risposero: "È reo di
morte!".
67Allora gli sputarono in faccia e lo percossero; altri lo
schiaffeggiarono, 68dicendo: "Fa' il profeta per noi,
Cristo! Chi è che ti ha colpito?".
69Pietro intanto se ne stava seduto fuori, nel cortile. Una giovane serva gli
si avvicinò e disse: "Anche tu eri con Gesù, il Galileo!". 70Ma
egli negò davanti a tutti dicendo: "Non capisco che cosa dici". 71Mentre
usciva verso l'atrio, lo vide un'altra serva e disse ai presenti: "Costui
era con Gesù, il Nazareno". 72Ma egli negò di nuovo,
giurando: "Non conosco quell'uomo!". 73Dopo un poco, i presenti
si avvicinarono e dissero a Pietro: "È vero, anche tu sei uno di loro:
infatti il tuo accento ti tradisce!". 74Allora egli
cominciò a imprecare e a giurare: "Non conosco quell'uomo!". E subito
un gallo cantò. 75E Pietro si ricordò della parola di Gesù, che
aveva detto: "Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte".
E, uscito fuori, pianse amaramente.
CAP. 27
1Venuto il mattino,
tutti i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro
Gesù per farlo morire. 2Poi lo misero in catene, lo condussero via e lo
consegnarono al governatore Pilato.
3Allora Giuda - colui che lo tradì -, vedendo che Gesù era stato
condannato, preso dal rimorso, riportò le trenta monete d'argento ai capi dei
sacerdoti e agli anziani, 4dicendo: "Ho peccato, perché ho
tradito sangue innocente". Ma quelli dissero: "A noi che importa?
Pensaci tu!". 5Egli allora, gettate le monete d'argento
nel tempio, si allontanò e andò a impiccarsi. 6I capi dei sacerdoti,
raccolte le monete, dissero: "Non è lecito metterle nel tesoro, perché
sono prezzo di sangue". 7Tenuto consiglio, comprarono con
esse il "Campo del vasaio" per la sepoltura degli stranieri. 8Perciò
quel campo fu chiamato "Campo di sangue" fino al giorno
d'oggi. 9Allora si compì quanto era stato detto per mezzo del profeta
Geremia: E presero trenta monete d'argento, il prezzo di colui che a
tal prezzo fu valutato dai figli d'Israele, 10e le
diedero per il campo del vasaio, come mi aveva
ordinato il Signore.
11Gesù intanto comparve davanti al governatore, e il governatore lo interrogò
dicendo: "Sei tu il re dei Giudei?". Gesù rispose: "Tu lo
dici". 12E mentre i capi dei sacerdoti e gli anziani lo
accusavano, non rispose nulla. 13Allora Pilato gli disse:
"Non senti quante testimonianze portano contro di te?". 14Ma
non gli rispose neanche una parola, tanto che il governatore rimase assai
stupito.
15A ogni festa, il governatore era solito rimettere in libertà per la folla un
carcerato, a loro scelta. 16In quel momento avevano un
carcerato famoso, di nome Barabba. 17Perciò, alla gente che si
era radunata, Pilato disse: "Chi volete che io rimetta in libertà per voi:
Barabba o Gesù, chiamato Cristo?". 18Sapeva bene infatti
che glielo avevano consegnato per invidia.
19Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: "Non avere
a che fare con quel giusto, perché oggi, in sogno, sono stata molto turbata per
causa sua".
20Ma i capi dei sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a
chiedere Barabba e a far morire Gesù. 21Allora il governatore
domandò loro: "Di questi due, chi volete che io rimetta in libertà per
voi?". Quelli risposero: "Barabba!". 22Chiese loro Pilato:
"Ma allora, che farò di Gesù, chiamato Cristo?". Tutti risposero: "Sia
crocifisso!". 23Ed egli disse: "Ma che male ha
fatto?". Essi allora gridavano più forte: "Sia crocifisso!".
24Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto aumentava, prese
dell'acqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo: "Non sono
responsabile di questo sangue. Pensateci voi!". 25E tutto
il popolo rispose: "Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri
figli". 26Allora rimise in libertà per loro Barabba e,
dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.
27Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli
radunarono attorno tutta la truppa. 28Lo spogliarono, gli
fecero indossare un mantello scarlatto, 29intrecciarono una
corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano
destra. Poi, inginocchiandosi davanti a lui, lo deridevano: "Salve, re dei
Giudei!". 30Sputandogli addosso, gli tolsero di mano la
canna e lo percuotevano sul capo. 31Dopo averlo deriso, lo
spogliarono del mantello e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero via per
crocifiggerlo.
32Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo
costrinsero a portare la sua croce.
33Giunti al luogo detto Gòlgota, che significa "Luogo del
cranio", 34gli diedero da bere vino mescolato con fiele. Egli lo
assaggiò, ma non ne volle bere. 35Dopo averlo crocifisso, si
divisero le sue vesti, tirandole a sorte. 36Poi,
seduti, gli facevano la guardia. 37Al di sopra del suo capo
posero il motivo scritto della sua condanna: "Costui è Gesù, il re dei
Giudei". 38Insieme a lui vennero crocifissi due ladroni,
uno a destra e uno a sinistra.
39Quelli che passavano di lì lo insultavano, scuotendo il capo 40e
dicendo: "Tu, che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci,
salva te stesso, se tu sei Figlio di Dio, e scendi dalla croce!". 41Così
anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi e gli anziani, facendosi beffe di
lui dicevano: 42"Ha salvato altri e non può salvare se
stesso! È il re d'Israele; scenda ora dalla croce e crederemo in lui. 43 Ha confidato
in Dio; lo liberi lui, ora, se gli vuol bene. Ha
detto infatti: "Sono Figlio di Dio"!". 44Anche i
ladroni crocifissi con lui lo insultavano allo stesso modo.
45A mezzogiorno si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del
pomeriggio. 46Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: "Elì, Elì,
lemà sabactàni?", che significa: "Dio mio, Dio mio, perché mi
hai abbandonato?". 47Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano:
"Costui chiama Elia". 48E subito uno di loro corse a prendere
una spugna, la inzuppò di aceto, la fissò su una canna e gli dava da
bere. 49Gli altri dicevano: "Lascia! Vediamo se viene Elia
a salvarlo!". 50Ma Gesù di nuovo gridò a gran voce ed
emise lo spirito.
51Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra
tremò, le rocce si spezzarono, 52i sepolcri si aprirono e molti
corpi di santi, che erano morti, risuscitarono. 53Uscendo dai
sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a
molti.
54Il centurione, e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù,
alla vista del terremoto e di quello che succedeva, furono presi da grande
timore e dicevano: "Davvero costui era Figlio di Dio!".
55Vi erano là anche molte donne, che osservavano da lontano; esse
avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo. 56Tra queste c'erano
Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di
Zebedeo.
57Venuta la sera, giunse un uomo ricco, di Arimatea, chiamato Giuseppe; anche
lui era diventato discepolo di Gesù. 58Questi si presentò a
Pilato e chiese il corpo di Gesù. Pilato allora ordinò che gli fosse
consegnato. 59Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un
lenzuolo pulito 60e lo depose nel suo sepolcro nuovo, che si
era fatto scavare nella roccia; rotolata poi una grande pietra all'entrata del
sepolcro, se ne andò. 61Lì, sedute di fronte alla tomba,
c'erano Maria di Màgdala e l'altra Maria.
62Il giorno seguente, quello dopo la Parasceve, si riunirono presso Pilato i
capi dei sacerdoti e i farisei, 63dicendo: "Signore, ci
siamo ricordati che quell'impostore, mentre era vivo, disse: "Dopo tre
giorni risorgerò". 64Ordina dunque che la tomba venga
vigilata fino al terzo giorno, perché non arrivino i suoi discepoli, lo rubino
e poi dicano al popolo: "È risorto dai morti". Così quest'ultima
impostura sarebbe peggiore della prima!". 65Pilato disse
loro: "Avete le guardie: andate e assicurate la sorveglianza come meglio
credete". 66Essi andarono e, per rendere sicura la tomba,
sigillarono la pietra e vi lasciarono le guardie.
CAP. 28
1 Dopo il sabato, all'alba del primo giorno della settimana,
Maria di Màgdala e l'altra Maria andarono a visitare la tomba. 2Ed
ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo,
si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. 3Il
suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. 4Per
lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come
morte. 5L'angelo disse alle donne: "Voi non abbiate paura! So che
cercate Gesù, il crocifisso. 6Non è qui. È risorto, infatti,
come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. 7Presto,
andate a dire ai suoi discepoli: "È risorto dai morti, ed ecco, vi precede
in Galilea; là lo vedrete". Ecco, io ve l'ho detto".
8Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le
donne corsero a dare l'annuncio ai suoi discepoli. 9Ed ecco,
Gesù venne loro incontro e disse: "Salute a voi!". Ed esse si
avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. 10Allora
Gesù disse loro: "Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che
vadano in Galilea: là mi vedranno".
11Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e
annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. 12Questi
allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una
buona somma di denaro ai soldati, 13dicendo: "Dite così:
"I suoi discepoli sono venuti di notte e l'hanno rubato, mentre noi
dormivamo". 14E se mai la cosa venisse all'orecchio del
governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni
preoccupazione". 15Quelli presero il denaro e fecero
secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i
Giudei fino ad oggi.
16Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva
loro indicato. 17Quando lo videro, si prostrarono. Essi però
dubitarono. 18Gesù si avvicinò e disse loro: "A me è stato
dato ogni potere in cielo e sulla terra. 19Andate dunque e fate discepoli
tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito
Santo, 20insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho
comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del
mondo".

Commenti
Posta un commento