IL VANGELO DI TOMMASO
“Chi scopre l’interpretazione di questi detti non
assaggerà la morte”
Detto 3.
Gesù disse: “Se i vostri capi vi dicono: ‘Ecco, il regno è
nei cieli, allora gli uccelli del cielo vi precederanno. Se essi vi dicono: ‘È
nel mare’, allora i pesci vi precederanno. Ma invece il regno è dentro di voi e
fuori di voi”.
Ecco la mia interpretazione:
Il regno di Dio (di Io) è il regno di me stesso. Non è
“mio”, ma è “fatto di me”. Dio/Universo ha usato me per crearlo come ha usato altri
regni per creare me. Io non “ho” un regno, ma “io sono” un regno e contengo
dentro di me tutti i regni creati in precedenza alla mia creazione. Il regno
atomico con le stelle, il regno minerale con la Terra vivente, il regno DNA con
tutte le piante, animali e umani di ogni specie sono costruzioni complete in se
stesse, ma poi sono state assemblate le une all’interno delle altre e io sono
il risultato di questa combinazione viva e straordinariamente
intelligente. Questo regno che io sono,
fatto da regni viventi dentro ad altri regni viventi, mi appartiene soltanto se
lo osservo e comprendo che osservandolo gli do esistenza dalla mia esistenza;
osservo e comprendo che questo regno sostiene da dentro la mia esistenza con la
sua esistenza; perché la luce dei miei occhi, è la luce occhi di colui che ha
visto questa creazione prima di esserlo. Dio/Universo ha creato regni dentro ai
regni, come le bambole russe, e per l’ultima creazione, che contiene tutte le
altre al suo interno, ha immaginato e creato il mio corpo come vestito. Il mio
corpo è il vestito che Dio ha dato alla sua completa manifestazione creativa. Questi regni dentro ai regni, hanno la radice
nel nulla originario e questo nulla originario, l’inizio di ogni creazione,
appartiene al regno che sono io. Se scendo con la mente, attraversando il tempo
immemorabile della creazione del tutto, fino ad arrivare nel nulla originario,
osservo e comprendo che sono io il nulla originario, io da piccolo. Ed è per questo motivo paradossale che il
nulla non mi annienta, perché il nulla è la mia radice e il seme che sono è la
gloria e l’orgoglio e il senso dell’esistenza di ogni radice. Quando arrivi nel
nulla originario trovi la parola vivente quella stessa che disse una volta sia
luce e luce fu. La posso usare per ricreare me stesso come Umano perfetto e
abitare in AMEN, la Parola vivente generata in silenzio da se stessa. In essa tutto
converge e diventa Uno. Amen è la Nuova umanità autogenerata; Amen è il regno
di dio esteso fuori di me, che mi accoglie, mi comprende e mi ama.
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