Che cos'è lo gnosticismo?

Parte 1




 La parola “gnosticismo” è un termine incerto e controverso, usato per designare una serie di movimenti religiosi esistiti sin dai tempi antichi. Proveniente dal greco “gnosis”, “conoscenza”, e “gnostikus”, “colui che sa”, il termine è stato orgogliosamente usato dai Sethiani per autodesignarsi e proclamare un modo nuovo di vita e di conoscenza profondamente illuminanti. Gli gnostici promuovono la conoscenza come via di salvezza spirituale, il cui scopo supremo è vivere l’esperienza di beatitudine, acquisita attraverso la conoscenza di sé.

I termini “gnosis”, e “gnostikus” si ritrovano già nei testi antichi, mentre “gnosticismo” è un termine coniato nel XVII secolo. Le scuole gnostiche esistevano già nell’epoca precristiana (neoplatonismo, ebraismo del secondo Tempio, zoroastrismo, mandeismo).
Nell’epoca cristiana, lo gnosticismo si sviluppò nel II secolo d.C., periodo in cui operarono i principali maestri delle varie scuole (Valentino, Simone Mago), specialmente ad Alessandria d’Egitto e Roma. Fu considerato dalla chiesa una delle eresie del cristianesimo; anche se la Chiesa di Roma ufficiale e dominante iniziò a sopprimere le altre correnti cristiane, lo gnosticismo non svanì. Sappiamo dell’esistenza dei testi gnostici dalle opere di Ireneo di Leone, Tertulliano e Giustino, che furono le uniche fonti di conoscenza dell’argomento fino alla scoperta dei manoscritti di Nag Hammadi nel 1945.


LA BIBLIOTECA DI NAG HAMMADI

Nei 13 codici, oggi chiamati la
Biblioteca di Nag Hammadi, troviamo numerosi testi di cui elenchiamo alcuni:
• Il Vangelo di Tommaso
• Il Vangelo di Filippo
 
• Il Vangelo di Verità
• Il Libro segreto di Giacomo
• Il Dialogo del Salvatore
• Il Libro di Tommaso
• Il Vangelo degli Egiziani
• La Sophia di Gesù Cristo
• Tre Stelli di Seth
• Ipostasi degli Arconti
• Sull’origine del mondo
Protennoia trimorfica
L’Esegesi dell’anima.


I manoscritti in copto risalgono ai secoli III e IV d.C. ed erano
traduzioni dai testi originali in greco che risalgono al I e al II secolo.
Attualmente la maggior parte dei testi sono conservati al Museo Copto di Cairo.


IL CODICE DI BERLINO
La scoperta della biblioteca di Nag Hammadi fu preceduta nel 1896
dall’acquisto fatto a Cairo da parte di uno studioso tedesco, Carl Reinhardt,
di un altro codice su papiro, contenente quattro testi antichi, sempre in
copto, che fu tradotto e pubblicato soltanto nel 1955.
Il Vangelo di Maria
L’Apocrifo di Giovanni
L’Atto di Pietro
La Sapienza di Gesù Cristo.


CODEX BRUCIANUS
Il Codice Brucianus è un manoscritto in copto su papiro, ritrovato a Tebe, nell’Alto Egitto, tra le rovine di un ex convento monacale e acquistato da James Bruce (1730-1794) e dopo la sua morte, nel 1842, venduto a British Museum, dove viene catalogato come Bruce 96. Contiene 2 manoscriti completi, il Libro 1 di Jeu e il Libro 2 di Jeu, e altri frammenti, alcuni non identificati
Nei Libri di Jeu Gesù personalmente rivela ai suoi discepoli alcuni misteri, preparandoli per l’ascensione.


 CODEX TCHACOS
Il Codex Tchacos, che prende il nome dal suo primo proprietario conosciuto, Dimaratos Tchacos, è un antico manoscritto in lingua copta, con la datazione nel II secolo d. C., ritrovato poco più al sud del Cairo, nel 1970. Il codex contiene quattro
testi cristiani gnostici:
Il Vangelo di Giuda (l’unica copia finora ritrovata)
La Lettera di Pietro a Filippo
La Prima Apocalisse di Giacomo
• L’
Allogeno (un frammento)

IL PAPIRO OSSIRINCO
I papiri di Ossirinco sono stati ritrovati in un’antica discarica vicino alla città, amcavallo tra il XIX e il XX secolo. I manoscritti datano dal I al VI secolo d.C. Tra migliaia di documenti pubblici e privati, c’è una ventina di testi manoscritti non canonici, oggi considerati apocrifi o gnostici:
Il Vangelo di Tommaso (in tre varianti)
• Il Vangelo di Maria
• Il Vangelo di Pietro
• Il Vangelo di Giacomo
• Il Pastore di Erma
• La Didachè

La maggior parte dei papiri di Ossirinco sono conservati al Museo
Ashmolean presso l’Università di Oxford.


IL CODICE DI ASKEW
Il Codice di Askew faceva parte della collezione privata del
dr. Anthony Askew (1722-1774), fisico britannico e collezionista di libri antichi. Il codice contiene il testo chiamato
Pistis Sophia, un insieme di rivelazioni segrete che Gesù Cristo risorto condivide con i suoi discepoli più vicini, inclusa Maria sua madre, Maria Maddalena e Marta, nel periodo di undici anni in cui rimane ancora sulla terra dopo la sua risurrezione.
Ci sono altri manoscritti antichi considerati gnostici, di cui elenchiamo alcuni:
Il Vangelo di Nicodemo
Il Vangelo di Bartolomeo
Il Vangelo di verità di Valentino
Il Libro di Baruch
La Carola della croce
Il secondo discorso del grande Seth.



Nel sito www.sandachira.com troverai alcuni testi integrali e audiolibri dei Vangeli gnostici

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