Libro Segreto di Giacomo
Giacomo scrive
a te [……]:
La pace sia con te dalla Pace, amore dall’Amore,
grazia dalla Grazia, fede dalla Fede, vita dalla Santa Vita! Mi avevi chiesto
di mandarti un libro segreto che fu rivelato a Pietro dal Signore. Non posso
rifiutare, né posso direttamente parlarti, ma l’ho scritto in lettere ebraiche
e te l'ho mandato, e a te solo. Ma siccome sei un ministro della salvezza dei
santi fa del tuo meglio e abbi cura di non comunicare a molte persone questo
libro che il Salvatore non volle comunicare nemmeno a tutti noi, i suoi dodici
discepoli. Ciò nondimeno, beato colui che sarà salvato per via della fede in
questo trattato.
Son dieci mesi che ti ho mandato un altro libro segreto
che il Salvatore mi ha rivelato. Considera quel libro come rivelato a me,
Giacomo. Ma quanto a questo libro, [io non l'ho ancora pienamente capito, ed
esso fu anche] rivelato [per te e per] i tuoi, così [prova] a comprenderne [il
significato]. È così che [puoi essere] salvato, [quindi] devi [anche renderlo
noto].
I dodici discepoli sedevano tutti insieme, ricordando
ciò che il Salvatore aveva detto a ciascuno di loro, sia segretamente o
apertamente, e ordinandoli in libri. Io stavo scrivendo ciò che sta nel [mio
libro]. Ed ecco apparve il Salvatore, dopo che [ci] aveva lasciati [mentre noi]
lo stavamo aspettando.
Cinquecentocinquanta giorni dopo che si era
levato dai morti, gli dicemmo, “Te ne sei andato e ci hai lasciati?”. Gesù
disse, “No, ma tornerò al luogo da cui sono venuto. Se volete accompagnarmi,
venite”. Tutti risposero e dissero, “Se ce lo ordini, verremo”. Egli disse, “In
verità vi dico, nessuno entrerà nel Regno del Cielo perché io l'ho ordinato, ma
solo chi di voi sarà colmo. Lasciatemi con Pietro e Giacomo, che possa
colmarli”. E quando furono chiamati, li portò in disparte e comandò al resto di
continuare a fare ciò che stavano facendo. Il salvatore disse, “Voi avete
ricevuto la grazia... [per via del padre] siete stati prescelti [per ricevere i
miei detti.
Anche gli altri discepoli] hanno scritto [le mie
parole nei loro] come se [avessero capito, ma badate. Loro hanno fatto il loro]
lavoro senza [capire davvero]. Hanno ascoltato come [gente stolta], e ... non
hanno compreso. Non volete esser colmati? Avete il cuore ebbro. Non volete
esser sobri? Dovreste vergognarvi. D'ora in poi, desti o nel sonno, ricordate
che avete visto il Figlio dell'Uomo ed egli vi ha parlato e voi lo avete
ascoltato. Guai a chi ha visto il Figlio dell'Uomo. Beati sarete voi che non
avete visto l'Uomo, non ci siete stati insieme, né gli avete parlato, né avete
ascoltato qualcosa da lui. La vita è vostra. Capitelo, vi ha curato quando
eravate malati perché poteste regnare. Guai a chi ha trovato sollievo dalla
malattia, perché ricadrà. Beati voi che non vi siete ammalati, e avete trovato
sollievo prima d'ammalarvi. Vostro è il regno di Dio. Così vi dico, siate colmi
e non lasciate vuoto alcuno spazio in voi, o colui che viene vi befferà”.
Allora Pietro rispose, “Signore, ci hai detto tre volte, ‘Siate completamente
colmi’, ma noi siamo colmi”. Il Salvatore rispose: “Per questo vi ho detto,
‘Siate colmi’, in modo da non diminuirvi (svuotarvi). Chi è diminuito non sarà
salvato. Esser colmi è bene, diminuire è male. Eppure, poiché per voi è anche
bene essere diminuiti e male esser colmi, chi è colmo è anche diminuito; Colui
che è diminuito non è pieno come colui che è diminuito è pieno, e colui che è
pieno, da parte sua, porta la sua sufficienza per il compimento. Pertanto, è
opportuno essere diminuiti, mentre è ancora possibile essere colmi, e da
colmarsi mentre è ancora possibile essere diminuiti, in modo che voi stessi vi
potrete riempire ancor di più. Quindi diventare colmi di spirito, ma diminuire
nella ragione, poiché la ragione è cosa dell'anima. È anima”.
Risposi dicendogli: “Maestro, noi ti possiamo obbedire
se vuoi, perché abbiamo abbandonato padri e madri e villaggi e ti abbiamo
seguito. Dacci i mezzi per non essere tentati dal malvagio Diavolo”. Il
Salvatore disse: “Che bene ne avete se fate la volontà del Padre e non avete
ricevuto ciò che vi spettava dei suoi doni allorché siete tentati da Satana? Ma
se Satana vi opprime e perseguita e fate la volontà del Padre, io dico che Egli
vi amerà, vi farà uguali a me, vi considererà amati per via della sua
provvidenza accordandovi la libera scelta. Non volete cessare, allora, essendo
amanti della carne e paurosi della sofferenza? O non sapete che non siete
ancora stati maltrattati e accusati ingiustamente, rinchiusi in carcere,
condannati senza legge, crocifissi senza motivo e deposti indegnamente, come è
stato fatto a me, dal male? Non avete il coraggio di risparmiare la carne, voi
per i quali lo spirito è un muro di cinta? Se pensate per quanto tempo è
esistito il mondo prima di voi e quanto a lungo esisterà dopo, capirete che la
vostra vita non è che un giorno e le sofferenze un'ora sola. Il bene non
entrerà nel mondo. Sdegnate la morte, allora, e preoccupatevi della vita.
Ricordate la mia croce e la mia morte, e vivrete”. Gli dissi: “Maestro, non
parlarci della croce e della morte, poiché ti sono lontane”. Il Salvatore
rispose: “In verità vi dico, non uno sarà salvato se non crede nella mia croce,
poiché il regno di Dio appartiene a chi ha creduto nella mia croce. Siate
cercatori di morte, allora, come i morti che cercano la vita, perché quel che
cercano lo trovano. E che c'è che li preoccupa?
Quanto a voi, quando cercate la morte, essa vi
insegnerà sull'esser scelti. In verità vi dico, non uno che tema la morte sarà
salvato, poiché il regno della morte appartiene a chi è messo a morte. Fatevi
migliori di me, siate come figli dello Spirito Santo”. Allora gli chiesi:
“Maestro, come possiamo profetizzare a chi ci chiede profezie? Molti ci portano
una richiesta e ci prestano attenzione per udire ciò che dichiariamo”. Il
Salvatore rispose e disse, “Non sapete che la testa della profezia fu tagliata
con Giovanni?”. Dissi: “Maestro, ma non è vero che non si può staccare la testa
della profezia?”. Il Salvatore mi rispose ancora: “Quando capite ciò che vuol
dire ‘testa’, e che la profezia viene da essa, allora capite ciò che vuoi dire
‘la sua testa fu staccata’. Prima vi ho parlato in parabole, e non avete
compreso. Ora vi parlo apertamente, e non afferrate. Nondimeno, per me siete
stati parabole tra le parabole e una rivelazione tra cose rivelate. “Siate
desiderosi di essere salvati senza aver fretta. Bensì siate ferventi per conto
vostro e, se potete, superate anche me, perché è così che il Padre vi amerà.
“Pervenite a detestare ipocrisia e intenzioni
malvagie. Intenzione provoca ipocrisia, e ipocrisia è lungi da verità. “Non
fate che il Regno dei Cieli s'indebolisca. È come un getto di palma i cui
datteri sono caduti attorno. Ha prodotto un germoglio, e una volta cresciuto la
sua produttività s'è disseccata. Lo stesso accadde col frutto che derivò da
questa singola radice. Dopo il raccolto, in molti lo ebbero. Certo sarebbe cosa
buona se ora poteste produrre una nuova crescita. Lo trovereste. “Poiché già
una volta io fui glorificato così, perché mi trattenete quando desidero andare?
Dopo che ebbi patito, mi avete fatto restare altri diciotto giorni per le
parabole. Per alcuni bastò ascoltare l'insegnamento e comprendere ‘i Pastori’,
‘il Seme’, ‘l'Edificio’, ‘le Lucerne della Giovane Donna’, ‘la Paga degli
Operai’ e ‘le Monete d' argento e la Donna’.
“Siate desiderosi del verbo. Il primo aspetto del
verbo è fede, il secondo amore, il terzo opere, e da ciò viene la vita. 10 “II
verbo è come un chicco di frumento. Chi l'ha seminato aveva fede in esso, e
quand'è spuntato lo ha amato, poiché vedeva molti chicchi al posto di uno
solamente. E dopo l'opera fu salvo perché li preparò come cibo e ne serbò una
parte da seminare. “Ed è così che voi pure potete procurarvi il Regno del
Cielo. Ma se non lo conseguite tramite conoscenza, non sarete capaci di
trovarlo”. “Così vi dico, siate sobri. Non vi smarrite. E spesso ho detto a
tutti voi insieme, e anche a te solo, Giacomo, siate salvi. Vi ho comandato di
seguirmi, e vi ho insegnato come parlare di fronte agli Arconti. Vedete che
sono disceso, ho parlato, mi sono sforzato e ho vinto la mia corona quando vi
ho salvati. Poiché io discesi ad abitare con voi, in modo che anche voi
possiate abitare con me. E quando vidi che le vostre case non avevano il tetto,
ho fatto la mia dimora nelle case che mi potevano ricevere, al momento della
mia discesa.
“Credete in me,
fratelli miei. Comprendete cos’è la grande luce. Il Padre non ha bisogno di me.
Un padre non ha bisogno di un figlio, ma è il figlio ad aver bisogno del padre.
A lui io vado, poiché al Padre del figlio non ha bisogno di voi. “Ascoltate il
verbo, comprendete la conoscenza, amate la vita e alcuno vi perseguiterà e
alcuno vi opprimerà all'infuori di voi stessi”. “Disgraziati voi! Voi poveri
diavoli! Voi che fingete verità! Voi falsificatori di conoscenza! Voi peccatori
contro lo spirito! Ancora osate ascoltare quando fin dall'inizio avreste dovuto
parlare? Ancora osate dormire quando fin dall'inizio avreste dovuto esser desti
così che il Regno dei Cieli vi ricevesse?
In verità vi dico, è più facile per una persona santa
cadere in corruzione e per una persona illuminata affondare nelle tenebre che
per voi regnare - o non regnare! “Ho ricordato le vostre lacrime, i lamenti e
la pena. Sono lontani da noi. Ora, quindi, voi che siete fuori dall'eredità del
Padre, piangete dove si addice e vi addolora, predicate ciò che è bene, perché
il Figlio è asceso come conveniva. In verità vi dico, se fossi stato inviato a
coloro che mi ebbero ascoltato e avessi parlato con loro, giammai sarei disceso
in Terra. E ora, quindi, vergognatevi a causa di esse.
“Ecco, io vi lascerò e me ne andrò, né voglio star con
voi a lungo, proprio come voi non l'avete voluto. Seguitemi presto. Perciò vi
dico, per voi sono disceso. Siete i prediletti. Siete quelli che porteranno
vita a molti. Invocate il Padre, pregate Dio di frequente, ed Egli sarà
generoso con voi. "Beato chi vi vede con Lui quand'è proclamato tra gli
angeli e glorificato tra i santi. La vita è vostra. Gioite e siate lieti Figli
di Dio. Osservate la sua volontà, siate salvi. Accettate che io vi corregga e
salvatevi. Io intercedo per voi presso il Padre, ed Egli vi perdonerà molte
cose”.
Udito ciò, ci
rallegrammo. Eravamo abbattuti per quanto avevamo detto prima. Ma quando ci
vide felici, disse: “Vergognatevi, voi che avete bisogno di un avvocato.
Vergognatevi, voi che siete nel bisogno di grazia. Beati coloro che hanno
parlato chiaramente e si sono procurati la grazia. “Paragonatevi a degli
stranieri. Come li si vede nella vostra città? Perché siete ansiosi di bandirvi
da soli e allontanarvi dalla vostra città? Perché abbandonare da voi la dimora,
e metterla a disposizione di chi ci vuole vivere? Voi esuli e transfughi,
vergogna, poiché sarete catturati. O forse pensate che il Padre sia uno che ama
l’umanità, o che sia vinto dalle suppliche, o che sia dolce con uno a causa di
un altro, o che tolleri chiunque sia in cerca? “Egli sa del desiderio e di ciò
che necessita alla carne. Forse che essa non desidera l'anima? Il corpo non
pecca senz'anima proprio come l'anima non è salvata senza il corpo. Ma se
l'anima è salvata dal male e lo spirito pure è salvato, il corpo si fa
immacolato. Lo spirito avviva l'anima mentre il corpo la uccide. L'anima uccide
se stessa.
“In verità vi
dico, certo Egli non perdonerà il peccato dell'anima o la colpa della carne,
poiché nessuno di coloro che hanno vestito la carne sarà salvato. Pensate che
in molti abbiano raggiunto il Regno del Cielo? Beato chi ha veduto se stesso
come quarto nel cielo”. Udito ciò, ci intristimmo. Ma quando vide che eravamo
tristi, disse: “Io vi dico ciò affinché possiate conoscere voi stessi. Il Regno
del Cielo è come una spiga di grano che è spuntata in un campo. E quando è
maturata ha disperso i suoi semi, e ancora ha colmato il campo con spighe di
grano per un altr’anno. Così è per voi, siate desiderosi di mietervi una spiga
del grano della vita, che possiate esser colmi del Regno. “E finché sto con
voi, prestatemi attenzione e credete in me, ma quando sono lungi da voi,
ricordatemi. E ricordatemi perché io ero con voi e voi non mi conoscevate.
“Beato chi mi ha conosciuto. “Vergogna a chi ha udito
e non ha creduto. “Beati coloro che non hanno veduto, ma che pure hanno
creduto. “Una volta ancora vi faccio appello. Mi sono svelato a voi perché
edifico una casa che vi è utile quando vi trovate rifugio, ed essa sosterrà i
vostri vicini quando le loro minacceranno di crollare. “In verità vi dico,
vergogna a coloro per i quali sono stato inviato qui. “Beati coloro che stanno
salendo al padre. “Ancora vi avverto, voi che esistete. Siate come coloro che
non esistono, che possiate dimorare con coloro che non esistono. Fate che il
Regno del Cielo non divenga un deserto in voi. Non siate orgogliosi della luce
che da illuminazione. Bensì, fate a voi stessi ciò che io ho fatto a voi. Per
voi mi sono posto sotto una maledizione, che possiate esser salvati.
” Pietro rispose a tali commenti e disse: “Talora ci
sproni verso il Regno del Cielo, ma altre volte ci distogli, Maestro. Talora ci
incoraggi, ci trai alla fede, ci prometti vita, ma altre volte ci spingi
lontani dal Regno del Cielo”. Il Salvatore rispose e ci disse: “Molte volte ti
ho offerto la fede, e mi sono svelato a te, Giacomo, e tu non m'hai visto. Ora
ti vedo spesso gioire. E per quanto tu sia deliziato dalla promessa di vita,
sei triste e cupo quando ti si parla del Regno. Nondimeno tu, attraverso fede e
conoscenza, hai avuto vita. Così non badare al rifiuto quando ne senti, ma
quando senti della promessa sii ancor più lieto. “In verità vi dico, chi riceve
vita e crede nel Regno non lo lascerà mai, neppure se il Padre lo vuole
bandire. È tutto quanto vi dirò questa volta. Ora ascenderò al luogo da cui
vengo. Quando desideravo andare, mi avete sviato, e anziché accompagnarmi,
m'avete scacciato.
“Fate attenzione alla gloria che mi aspetta, e quando
avete aperto i cuori, ascoltate gli inni che mi attendono in Cielo. Oggi devo
prender posto alla destra del Padre. “Vi ho detto l'ultima parola; me ne andrò
da voi, poiché un carro di spirito mi ha caricato, e d'ora in poi mi spoglierò
per potermi vestire da me. “Così badate: beati coloro che hanno proclamato il
Figlio prima che discendesse, così che, quando venni, potessi ascendere. “Tre
volte beati coloro che furono proclamati dal Figlio prima di essere venuti in
essere, così che voi poteste farne parte”.
Detto questo se ne andò. Pietro e io ci mettemmo in
ginocchio, rendemmo grazie, e mandammo i cuori fino al cielo. Udimmo con le
nostre orecchie e vedemmo con i nostri occhi guerre fragorose, uno squillo di
tromba, e un gran tumulto. Quando fu oltre quel luogo, mandammo ancor più su le
menti. Vedemmo con i nostri occhi e udimmo con le nostre orecchie inni, lodi
angeliche e angelica gioia. Maestà celesti cantavano inni e anche noi gioimmo.
E ancora dopo ciò desideravamo mandare i nostri spiriti alla Maestà. Quando
egli ascese, non ci fu permesso di vedere né sentire nulla. Perché gli altri
discepoli ci chiamavano e domandavano, “Cosa avete udito dal maestro? Cosa vi
ha detto? Dov'è andato?”. Rispondemmo, “È asceso. Ci ha dato un pegno, ci ha
promesso vita a tutti noi, ci ha mostrato i figli che verranno dopo di noi e
comandato di amarli, poiché per amor loro saremo salvati”.
Come l'ebbero
udito, credettero nella rivelazione, ma erano arrabbiati per quelli che
sarebbero nati. Non volendo dar loro motivo di sentirsi offesi, ne mandai
ciascuno in un posto diverso. Quanto a me andai a Gerusalemme, pregando di
poter acquisire una parte con gli amati che dovranno essere rivelati. Prego che
da voi possa venire l'inizio. È così che posso essere salvato. Essi saranno
illuminati attraverso di me, dalla mia fede, e da quella di un altro che è
migliore di me. Per me voglio essere il minore. Date il meglio per esser come
loro, e pregate di poter spartire con loro. Oltre a quanto ho detto, il
salvatore non ci svelò altra rivelazione a loro favore. Reclamiamo una parte
con coloro per i quali il messaggio fu proclamato, quelli che il Signore ha
fatto suoi figli.
Traduzione dal copto: Francis E. Williams
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